A partire da oggi, mercoledì 27 settembre, è sospeso dalle funzioni di sindaco il primo cittadino di Monteu Roero Michele Sandri. Il provvedimento della Prefettura di Cuneo, in ottemperanza alla legge Severino, arriva a seguito della condanna penale pronunciata nei suoi confronti tre giorni fa.
Il tribunale di Asti ha condannato Sandri a quattro anni di carcere per i reati di peculato, calunnia e simulazione di reato. Una vicenda che risale al gennaio del 2020, quando l’amministratore aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per una rapina. Ai carabinieri aveva raccontato di essere stato sorpreso da uno sconosciuto armato di pistola, nei pressi del municipio. Il malvivente lo aveva costretto ad entrare negli uffici e a consegnare 3.200 euro in contanti, custoditi nel fondo cassa comunale. A questo si aggiungeva il furto di due pistole in uso agli agenti di Polizia Locale che, sempre secondo il sindaco, sarebbe avvenuto nottetempo, in precedenza.
Tutto falso, secondo la procura e il giudice di prima istanza. Il pm Laura Deodato sostiene che l’intera storia sia stata inventata da Sandri e dal cantoniere del paese, il 61enne Mario Bordone, riconosciuto a sua volta colpevole di due imputazioni e condannato a 2 anni e 8 mesi. L’obiettivo sarebbe stato quello di colpire una dipendente comunale, accusandola di aver aiutato i malviventi: a questo scopo, il sindaco avrebbe finto di ritrovare un foglietto con i codici del sistema di allarme in un cestino, sotto la postazione dell’impiegata. Le pistole, con una delle quali sarebbe stato sparato un colpo in aria per simulare la rapina, non sono mai state ritrovate.
Il 49enne Michele Sandri, imprenditore immobiliare nel ramo turistico, è sindaco di Monteu Roero dal 2009. Rieletto per tre mandati successivi dai concittadini, nel 2019 era stato anche candidato alle elezioni regionali per Fratelli d’Italia.