CUNEO - Alberto Cirio proclamato presidente del Piemonte

Il politico di Sinio è l’unico presidente confermato per due volte, insieme ad Enzo Ghigo, da quando è prevista l’elezione diretta

Andrea Cascioli 21/06/2024 10:45

È pervenuto in Regione Piemonte il verbale dell’ufficio centrale regionale della Corte d’Appello di Torino che proclama presidente Alberto Cirio, già governatore della Regione e vincitore delle ultime regionali.
 
Come prevede la norma, è contemporaneamente decaduto l’esecutivo precedente e cessano dalla carica gli assessori esterni. Il prossimo passaggio sarà la nomina della nuova giunta regionale, che secondo lo Statuto il presidente Cirio deve effettuare entro dieci giorni dalla sua proclamazione.
 
Cirio è il secondo cuneese a ricoprire l’incarico dopo il socialista Aldo Viglione, che fu alla guida della giunta con una maggioranza Pci-Psi dal 1970 al 1975, poi di nuovo dal 1983 al 1985 con il pentapartito. Il politico langarolo, originario di Sinio, è anche l’unico insieme ad Enzo Ghigo ad essere stato confermato per due volte, da quando il sistema elettorale prevede l’elezione diretta del presidente della Regione.
 
La lista degli assessori, stando ai rumors, è già pressoché definita, secondo lo schema che prevede l’assegnazione di cinque posti a Fratelli d’Italia e di due a testa agli alleati: la lista Piemonte Moderato e Liberale che fa capo al presidente eletto, Forza Italia e la Lega. I dubbi residui riguardano quest’ultima: dato per sicuro l’ingresso in giunta dell’alessandrino Bussalino, cui verrà demandato il dossier sull’attuazione dell’autonomia differenziata, resta da decidere se sarà il novarese Marnati o l’astigiano Carosso ad occupare l’altro scranno.
 
C’è poi l’esordio dei due sottosegretari, introdotti dalla recente legge elettorale piemontese: un posto dovrebbe andare al capogruppo leghista della scorsa legislatura Alberto Preioni, l’altro a Forza Italia. Carosso, Gabusi e Preioni sono tutti inseriti nel listino maggioritario in posizioni più avanzate rispetto al cuneese di Fratelli d’Italia Claudio Sacchetto: poiché nell’elenco figurano anche i suoi compagni di partito Maurizio Marrone ed Elena Chiorino, già sicuri, all’ex leghista Sacchetto basterà che solo un altro dei pretendenti venga nominato in giunta per assicurarsi il seggio.

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