La leghista Laura Ravetto s’offre per il dopo Borgna? A sentire quanto ha affermato alla trasmissione “Un Giorno da Pecora”, su Rai Radio Uno, i presupposti per fare dietrologia ci sarebbero tutti, ma nulla di più.
Interrogata dai conduttori su un’eventuale candidatura a sindaca di Milano l’ex berlusconiana di ferro passsata alla corte di Matteo Salvini per fare la "rivoluzione liberale" ha allontanato le indiscrezioni: “Il centrodestra un candidato ce l’avrà, se ne sta discutendo. Non sono considerata in tal senso”.
“In futuro vedremo - ha poi aggiunto -, è un'esperienza che mi piacerebbe fare”. Incalzata da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro sul dove ha ribadito il concetto, citando qualche città a caso: "Milano, Torino, così come Cuneo”. Insomma, mancavano Foggia, Codroipo, Casale e pure Forlimpopoli che non è niente male.
Un po’ poco per prendere seriamente l’uscita della deputata di origini cuneesi che ha fatto carriera sotto il Pirellone. Inoltre, come abbiamo già avuto modo di osservare, la ripartizione dei candidati nel centrodestra nel sud Piemonte parrebbe fatta: Gianfranco Cuttica di Revigliasco (Lega) si ricandiderà per il secondo mandato ad Alessandria, situazione analoga ad Asti dove toccherà al sindaco uscente Massimo Rasero (Forza Italia).
Il prescelto per la corsa palazzo Civico verrà espresso quasi certamente da Fratelli d’Italia e al momento il candidato in pectore per il centrodestra resta il consigliere regionale Paolo Bongioanni. Come abbiamo già avuto modo di dire non sono escluse sorprese, ma per ora l’uscita della Ravetto è da inserire nel registro delle boutade.