Anche l'associazione "Se non ora quando?" ha aderito all'iniziativa nazionale di protesta organizzata lo scorso sabato 10 novembre in molte piazze italiane contro il disegno di legge proposto dal senatore Pillon (Lega) sulla revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori. A Cuneo si è svolto un flash mob in largo Audiffredi. Presenti, tra gli altri, la deputata del Partito Democratico Chiara Gribaudo e i consiglieri comunali della Cuneo per i Beni Comuni Ugo Sturlese e Nello Fierro.
Tra le attiviste più impegnate anche l'ex consigliera comunale Lilliana Meinero: "Questo disegno di legge ci spavanta molto perchè ci farebbe tornare al medioevo". "Il punto più contestato è quello sull'affido condiviso, basti pensare ad un genitore che vive a Torino e l'altro a Cuneo. Come sarebbe possibile una soluzione di questo tipo? I nostri figli non sono pacchi".
Nella piazzetta del Municipio anche la vicesindaco Patrizia Manassero: "Siamo preoccupati perché è un intervento a gamba tesa su una materia molto delicata rispetto alla quale anni di lotte hanno portato ad una legge che tutela in primis i minori e in seconda battuta anche le donne - ha detto l'ex senatrice del Partito Democratico - . So che negli ultimi anni molti uomini sono rimasti penalizzati. Ci sono padri separati che sono rimasti senza casa e senza risorse. Ciò significa che vanno corretti gli approcci e gli atteggiamenti dei giudici per rendere eque le sentenze. L'affidamento condiviso è auspicabile laddove è possibile questo tipo di gestione, ci sono situazioni molto diverse. Rendere ragioneristica la gestione del tempo non è possibile, per tutte le problematiche che può causare".