Un dibattito lunghissimo ha impegnato la seduta di stasera, 23 ottobre, del Consiglio comunale di Cuneo. Un Ordine del giorno presentato dall’esponente dei Moderati, Alberto Coggiola, ha letteralmente infiammato l’assemblea cittadina. L’argomento era la distribuzione dei migranti sul territorio comunale: il consigliere di maggioranza ha proposto di equiparare le frazioni di Cuneo ai comuni con popolazione inferiore ai 2 mila abitanti, con la collocazione massima di sei soggetti per frazione. L’idea era stata resa pubblica dalla consigliera regionale, Maria Carla Chiapello, dello stesso movimento di Coggiola. La discussione si è protratta alle calende greche (ben due ore), facendo emergere palesi differenze ideologiche all’interno dell’attuale maggioranza, con Coggiola che ha dimostrato (almeno sull’argomento) un’affinità maggiore con il centrodestra che con i suoi compagni di viaggio in questa legislatura. Probabilmente l’intenzione dell’avvocato era proprio quella di far emergere queste differenze. Il documento presentato è stato emendato dal capogruppo di Centro Lista Civica, Luca Pellegrino, che ha messo d’accordo le altre liste che sostengono il sindaco Borgna, rendendo meno vincolante il documento e limitando a un generale indirizzo a distribuire proporzionalmente i richiedenti asilo sul territorio. Prima dell’approvazione dell’Ordine del Giorno emendato da Pellegrino il consigliere d’opposizione Beppe Lauria ha creato scompiglio tentando di ‘ri-emendare’ il documento tentando, nel corso della discussione, di riportarlo alla stesura originale proposta da Coggiola. La proposta ha creato un vero e proprio caos nell’assemblea cittadina, mettendo in difficoltà la presidenza del Consiglio sulla corretta applicazione del regolamento. A risolvere la situazione è stata una riunione dei capigruppo. L’emendamento di Lauria è stato poi bocciato, ma è probabile che anche l’ex candidato sindaco abbia centrato il suo obiettivo.