STROPPO - Ballottaggi, Stroppo è il più piccolo comune italiano al voto

Centodieci elettori chiamati alle urne per il secondo turno, caso unico in provincia di Cuneo. Ecco cosa succederà se i due candidati fossero di nuovo in parità

Andrea Cascioli 23/06/2024 07:30

Si torna a votare dalle 7 alle 23 e ancora lunedì dalle 7 alle 15, nei 101 comuni in cui nessun candidato sindaco ha raggiunto la soglia del 50%+1 - per i centri sopra i 15mila abitanti - o dove al primo turno si è registrata un’esatta parità. È quest’ultimo il caso di Stroppo, l’unico comune della provincia Granda al ballottaggio.
 
L’antica capitale dell’alta valle Maira ha anche un altro primato in questa tornata: si tratta infatti del più piccolo comune italiano al voto nel secondo turno. Il corpo elettorale è formato infatti da 110 aventi diritto, contro i 118 del comune di Zerba in provincia di Piacenza: c’è da precisare, tuttavia, che a Zerba - il più piccolo paese dell’Emilia Romagna e anche il più occidentale, essendo uno dei due che confinano con il Piemonte - i residenti effettivi sono appena 71.
 
Nel caso del microcomune emiliano a sancire la parità tra i due candidati è stata una singola scheda bianca, mentre a Stroppo gli aspiranti sindaci erano addirittura tre: il Partito Valore Umano che candidava Daniele Tomatis ha ottenuto solo due voti, 32 a testa ne hanno avuti invece Andrea Salsotto della lista civica 2024 e Marco Abello della lista Trota. Tra i 67 cittadini che si sono recati alle urne si è registrata anche una scheda nulla.
 
La domanda ovvia è cosa succederà se per un caso altrettanto imponderabile dovesse ripetersi il risultato di parità del primo turno. Meno ovvia è la risposta: in questo caso, la legge prevede che ad essere eletto sia il candidato più anziano. Se mai dovesse accadere, a prevalere sarebbe il 62enne Salsotto: il suo sfidante di anni ne ha 49. Oltre a una differenza generazionale, diverso è anche l’approccio politico: Salsotto, sindaco in carica che ha già guidato il paese per tre mandati, ne incarna uno “istituzionale”. Abello invece ha dato un taglio quasi situazionista alla sua campagna e rivendica la novità: “Ci sono stati i girotondi, il popolo viola, i grillini… bene, è giunta l’ora dei trotini (degli avanotti potremmo dire), neofiti della politica valliva”.

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