L’indicazione di voto alla fine non arriva: “Per il ballottaggio lasciamo libertà di voto ai nostri elettori, ognuno decida in base alla propria sensibilità”. Lo dice Giancarlo Boselli, promotore e candidato sindaco della lista Indipendenti, che alla prima prova elettorale esce con un 7,72% (7,83% nel voto di lista) e con la sicurezza di entrare in Consiglio comunale.
Potrebbe entrare anche un secondo consigliere, Paolo Armellini, ma solo nell’eventualità che sia la coalizione di centrosinistra a conquistare il municipio di Cuneo. Se invece il centrodestra ribaltasse i rapporti di forza del primo turno, il solo Boselli tornerebbe a occupare il seggio dove si era accomodato per la prima volta nel 1985, come giovane promessa del Psi. Il suo cursus honorum successivo, da assessore e vicesindaco prima con i Ds e poi con il Pd, è stato tutto interno ai ranghi della sinistra, ma ciononostante oggi è la coalizione guidata da Patrizia Manassero ad essere oggetto delle sue critiche.
“L’attuale coalizione di maggioranza scende di molti punti rispetto alle precedenti elezioni, quando si era attestata sul 60%” puntualizza il leader di Indipendenti: “Il Pd è il primo partito ma ha perso due punti rispetto alle ultime comunali, Centro per Cuneo ancora di più. Sono problemi che potranno scaricarsi sulla stabilità del governo cittadino, anche perché in questa coalizione c’è un pezzo di centrodestra”.
Boselli promette alla città “un’opposizione forte e senza pregiudiziali, un’opposizione intelligente” e invita chi governerà - dando per scontato, pare, che si tratterà dell’attuale vicesindaco di Borgna - a rimettere in discussione quanto si prevede di realizzare nei prossimi mesi: “Una riflessione sull’ostinatezza nel distruggere piazza Europa dovrà essere fatta, credo che il taglio delle piante possa provocare una reazione popolare. Invitiamo a un momento di riflessione anche sull’ospedale, sia Manassero che Civallero vogliono toglierlo da Cuneo. Noi chiederemo l’opinione soprattutto di commercianti e artigiani della zona, che vedrebbero le loro attività massacrate dallo spostamento”. Anche la questione sicurezza è un tema: “Ancora questa mattina ho letto che il Pd sottolinea che il loro capolista Pagano sta lavorando all’osservatorio della sicurezza: in questo quartiere, dove abbiamo preso il 20%, possiamo spiegare all’ex questore quale sia il livello della sicurezza. Non c’è da osservare ma da agire”.
“Il nostro risultato - osserva l’ex vicesindaco - ci soddisfa molto: in un anno abbiamo creato una lista capace di radicarsi sul territorio e di raggiungere quasi l’8%, che probabilmente porterà all’ingresso di due consiglieri. Siamo la quinta forza tra le venti liste presentatesi, abbiamo superato tutti i partiti del centrodestra e una lista con una grande tradizione come Cuneo Solidale. Da sede elettorale questa sede diventerà permanente: un punto di discussione per la città, dove il gruppo consiliare sarà a disposizione di tutti”.