Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Partito Democratico di Cuneo a proposito del “caso” della bandiera francese esposta e poi rimossa sul balcone del municipio.
Nella giornata di giovedì il Sindaco di Cuneo Federico Borgna, con il consenso di tutta la giunta, ha esposto la bandiera della Repubblica Francese accanto a quella italiana ed europea. Il Partito Democratico di Cuneo condivide questa scelta come segnale di fratellanza tra le due nazioni, espresso da una città che ha secolari legami con il territorio francese e con la sua popolazione. Nella Francia del sud parte rilevante della popolazione è di origine italiana, le nostre due economie sono fortemente legate da comuni interessi.
Ci sono, come sempre succede, episodi o temi su cui si creano tensioni, si pensi ad esempio alla tematica dei collegamenti tra i due territori confinanti, ma la volontà di trovare soluzioni comuni all’interno del quadro europeo in cui agiamo ci ha abituato al dialogo costante e proficuo a livello istituzionale.
Negli ultimi mesi, dopo settant’anni di pace, da quando le democrazie uscirono vittoriose dalla seconda guerra mondiale, i rapporti territoriali intrapresi subiscono quella tensione dovuta ai comportamenti, da noi ritenuti irresponsabili, di un governo, quello italiano, che fa della politica estera terreno di campagna elettorale, alimentando contrapposizioni artificiose.
L’ultimo in ordine di tempo, quello che ha visto il vice presidente del Consiglio andare ad incontrare sul suolo francese esponenti di un movimento che ha creato problemi di ordine pubblico molto seri a Parigi ed in altre città di Francia. In conseguenza di questo incontro la Repubblica francese ha richiamato per consultazioni il proprio Ambasciatore a Roma, cosa mai accaduta nel Dopoguerra.
Con il gesto di esporre la bandiera francese, il Sindaco Federico Borgna ha voluto dare un segnale nel contempo di fraternità con la Francia e di dissenso rispetto questo uso della politica estera assolutamente inaccettabile in un contesto unitario come quello europeo. Ha voluto altresì platealmente segnalare come questo governo resta sordo agli appelli del territorio (ricordiamo l’attesa vana di risposte sull’autostrada AT–CN), mentre è interessato alla mera campagna elettorale in vista delle elezioni europee.
Anche il segretario nazionale Maurizio Martina a nome di tutto il partito Democratico, con lettera inviata al presidente della Repubblica francese Macron ha espresso il totale dissenso dei democratici italiani nei confronti dell’atteggiamento provocatorio tenuto dal governo italiano.
Già da giovedì sera abbiamo assistito al proliferare di insulti da parte degli esponenti di forze politiche antieuropee. Il massimo esponente di Fratelli d’Italia, forza politica che ha ancora nel suo simbolo il riferimento al vecchio movimento sociale, erede dichiarato del fascismo mussoliniano, ha definito il nostro Sindaco “servo“. Il nostro gonfalone porta con ORGOGLIO la medaglia d’oro al valor militare per il contributo dato dalla città di Cuneo alla Resistenza. Anche per questa ragione storica rispediamo al mittente, sicuri di interpretare i sentimenti di tutti i cuneesi, il volgare messaggio esprimendo al Sindaco tutta la nostra solidarietà. Nella mattinata di ieri, a seguito di disposizioni provenienti dal Governo centrale, il Prefetto di Cuneo, con zelo degno di miglior causa, ha sollecitato il sindaco eletto direttamente dai cittadini, a rimuovere la bandiera per rispetto delle regole protocollari contenute in un decreto ministeriale. Visto che il problema è di natura protocollare, si è semplicemente provveduto a spostare la bandiera francese dal pennone agli uffici sotto i portici del palazzo comunale. La violazione è stata sanata, il significato politico del gesto resta.
Il Partito Democratico della città di Cuneo ribadisce il proprio appoggio alla scelta operata ieri dal primo cittadino ed al comportamento tenuto nella giornata di oggi.
Il Partito Democratico – Circolo di Cuneo