Riceviamo dal consigliere comunale di Cuneo Beppe Lauria e pubblichiamo.
Gentile Direttore,
approfitto dello spazio gentilmente offertomi sul suo giornale per fare alcune considerazioni sulle elezioni provinciali che si sono svolte nel fine settimana. Chi ha vinto? Sicuramente il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni che “spinge” il transfugo della destra. Poi Vincenzo Pellegrino, unico consigliere del capoluogo eletto. Ci ha creduto ed è arrivato secondo. A mio modo di vedere ha vinto anche la lista dei Piccoli Comuni, che è stata in grado di presentare una lista alternativa pagando lo scotto di promesse non mantenute e opportunità non colte.
Chi ha però trionfato in questa tornata elettorale è stata l’ombra. O meglio, la sommatoria di tutte le anomalie di questa giornata: un seggio ad Alba e perché non a Ceva o Saluzzo? L’urna contenente le schede albesi dove è stata conservata? E presidiata da chi? Uno spoglio che inizia a Cuneo (ieri, domenica 19 dicembre), in mattinata e si conclude verso le 12 ed uno ad Alba che inizia nel pomeriggio con operazioni farraginose e non si chiude che in tarda serata con una sintesi perfetta: pareggio tra centrosinistra e centrodestra più due.
Risultato? Non cambia nulla, se non l'occasione persa per il territorio che pur avendo diritto ad avere risposte preferisce accontentarsi delle promesse dei soliti noti e aspetta l'arrivo degli "americani".
Giuseppe Lauria