BORGO SAN DALMAZZO - Borgo, Giraudo replica a Borgogno: "La nostra non era una lista voluta da Forza Italia"

Il candidato sindaco di "Realizziamo Insieme" replica alle affermazioni contenute in una lettera dell'ex primo cittadino

Paolo Giraudo

Redazione 15/06/2022 15:29

Riceviamo e pubblichiamo qui di seguito una precisazione di Paolo Giraudo, candidato Sindaco a Borgo San Dalmazzo con la lista civica "Realizziamo Insieme" ed ora Consigliere Comunale di minoranza, in merito ad alcune affermazioni contenute nella lettera che Marco Borgogno ha inviato ieri ad alcune testate online. L'ex sindaco si era riferito alla lista guidata da Giraudo definendola "voluta da Forza Italia" e aveva parlato di una campagna elettorale - quella di "Realizziamo Insieme" - "dispendiosa".
 
Gentile Direttore, in merito alla lettera a firma Marco Borgogno pubblicata ieri da alcune testate online, mi trovo costretto a precisare alcuni punti.
 
La lista civica “Realizziamo Insieme”, di cui ho avuto l'onore di essere il candidato Sindaco, non è stata “voluta” da Forza Italia bensì da un gruppo di cittadini che, avendo a cuore il futuro di Borgo San Dalmazzo e pur consapevoli delle difficoltà nello scontrarsi contro personaggi molto più noti sulla scena politica locale, hanno deciso di lanciare una proposta alternativa e di provare fino in fondo a portarla avanti, con impegno e determinazione. Siamo imprenditori, artigiani, commercianti e in generale persone che sono abituate a lottare per quello in cui credono, e non a provare a fare qualcosa “tanto per” senza produrre il necessario impegno. Credo di aver condotto una campagna elettorale leale e corretta, parlando con i miei concittadini, e senza mai sottrarmi al confronto con gli altri candidati. 
 
Per quanto riguarda l'aggettivo “dispendiosa” attribuito alla nostra campagna elettorale, il Signor Borgogno può ritenersi tranquillo quantomeno su un punto: non gli chiederemo di pagare alcun contributo! 
 
Abbiamo speso tanto? Abbiamo speso poco? Questione di punti di vista, ma quello che è certo è che ciascuno di noi ha contribuito con mezzi propri per perseguire un obiettivo comune in cui ha creduto e crede fino in fondo. Avremmo ritenuto al contrario offensivo verso la popolazione borgarina presentare una lista e poi cercare di fare il meno possibile perché intanto “l'importante è partecipare” o, peggio, mettere una bandierina sul Municipio.
 
Del resto, non abbiamo idea e non ci interessa sapere se Robbione, Varrone o Bassino abbiano speso più o meno di noi poiché, pur non indossando abitualmente il papillon, ci riteniamo persone abbastanza eleganti da non voler fare i conti in tasca agli altri.
 
Per quanto riguarda le ipotetiche alleanze e liste condivise, devo dire che anche noi abbiamo accarezzato l'idea, ma abbiamo poi deciso che la nostra autonomia e la nostra integrità intellettuale non potevano essere sacrificate per un pugno di voti in più. Devo dire che, oggi più che mai, dopo un'attenta osservazione dei risultati usciti dalle urne, sono molto convinto della scelta fatta. Avremmo dovuto sacrificare davvero troppo in nome delle richieste che arrivavano da formazioni politiche a noi apparentemente vicine, ma che abbiamo scoperto quanto mai lontane dai nostri ideali di modernità, dialogo ed inclusione.
 
In conclusione, mi preme sottolineare che sicuramente ci saremmo aspettati un maggior riscontro nelle urne, ma mi ritengo comunque soddisfatto di aver conquistato, con una lista di volti in gran parte nuovi sulla scena amministrativa borgarina, un risultato che ha superato anche grandi e stimati professionisti della politica locale.
 
Paolo Giraudo, candidato Sindaco a Borgo San Dalmazzo

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