Dopo il cambio di nome ad un tratto di via Piave nel capoluogo (oggi via Nuto Revelli), interviene CasaPound, con uno striscione celebrativo per i cento anni della vittoria italiana nel primo conflitto mondiale.
"La decisione di cancellare via Piave - scrive Fabio Corbeddu, portavoce cuneese di CasaPound Italia - anche se solo parzialmente, proprio a ridosso delle celebrazioni del Centenario del 4 novembre 1918, è uno schiaffo alla nostra Storia, quasi una provocazione. Il fiume Piave è un simbolo di patriottismo e di unità nazionale, questo dovrebbe essere risaputo anche dalla nostra giunta comunale".
"A prescindere da quale sia la nuova denominazione - prosegue Corbeddu - ciò che ci preme sottolineare è che il Piave rappresenta un momento storico vittorioso, di fratellanza, gioia e concordia fra tutti gli italiani, al di là di ogni distinzione politica. Un momento storico che merita di essere valorizzato e tramandato alle nuove generazioni, non vilipeso, nascosto o depotenziato. Il Piave è l'Italia".
"Per questo - conclude la nota di CasaPound - abbiamo voluto lasciare questo messaggio alla città di Cuneo: viva il Piave, viva l'Italia! Non per glorificare la guerra, ma per tenere vivo quello spirito che, nella tragicità degli eventi, ha unito i nostri nonni, i nostri bisnonni, da nord a sud, per scrivere insieme i confini e la Storia d'Italia".