Cinque domande ai candidati alle prossime elezioni comunali. Le risposte di Paola Falco, sindaca uscente a Caraglio.
1 - Quali sono le motivazioni della candidatura (o ricandidatura)?
È con vero senso di responsabilità che esprimo la scelta di ricandidarmi in continuità e coerenza ad un programma impegnativo, ben avviato ma non concluso . La realizzazione del Polo Scolastico ad esempio è un lavoro importante ed ambizioso che segnerà gran parte del prossimo mandato. Un progetto di grande spessore, lungimirante sia per il futuro educativo dei nostri ragazzi sia per la sostenibilità energetica ed ambientale, dato l’utilizzo di rinnovate tecnologie. Non sono più giovane ma l’entusiasmo e la motivazione non mancano. Anzi, credo di poter stare ancora accanto ai giovani verso i quali ho sempre avuto un occhio di riguardo, data l’esperienza pregressa che mi ha vista professionalmente impegnata per tanti anni nel settore formativo.
2 - Qual è, nella sua visione, il punto di forza della città e quale il punto debole?
Caraglio ha saputo conservare nel tempo una buona vivacità sia a livello culturale, dove nel tempo si è riusciti a mantenere eventi ed iniziative interessanti sia organizzate dall’Amministrazione sia dalle diverse Associazioni del territorio molto attive e con le quali c’è sempre stata un’aperta e stretta collaborazione, sia a livello economico-commerciale. A questo proposito posso affermare che Caraglio, pur non essendo estranea al cambiamento imposto dalla crisi in generale ha conservato una brillante immagine sia per quanto riguarda il commercio di vicinato, che l’ Amministrazione ha sempre difeso, sia per la capacità, la lungimiranza, la caparbietà e il coraggio di piccoli e medi imprenditori che hanno saputo adeguarsi ai tempi, crescendo molto tanto da essere competitivi non solo a livello locale, ma addirittura a livello internazionale. A quanti si spendono giornalmente per difendere e mantenere tanti posti di lavoro non possiamo che essere riconoscenti. Un altro punto di forza della nostra cittadina è il volontariato: tante sono le persone impegnate in associazioni diverse che costituiscono un forte sostegno alla vita comunitaria del paese permettendo l’organizzazione di tanti eventi, ma che sono un sicuro supporto nei momenti critici. Un punto debole è ancora la difficoltà di coinvolgimento, nonostante la disponibilità, dei comuni vicini e dell’intera Valle Grana per lavorare in rete superando i campanilismi e condividendo percorsi naturalistici, culturali e turistici in modo da valorizzare l’intero territorio, ricco di potenzialità.
3 - Quali devono essere le priorità su cui lavorare per la prossima amministrazione?
Le priorità su cui lavorare si riferiscono alla continuità dei grandi progetti in corso, alla sostenibilità ambientale, all’innovazione energetica con la costituzione di CER pubblico/private. Sicuramente sarà importante mantenere l’attenzione all’agricoltura coinvolgendo i giovani in progetti di valorizzazione dei prodotti locali di nicchia creando opportunità di promozione attraverso fiere ed eventi. In autunno il Comune di Caraglio ospiterà, nei locali del Filatoio, il Concorso nazionale Maitres dell’anno 2024, una grande vetrina per il nostro territorio. Particolare attenzione verrà data alla Comunicazione sia come recupero dei rapporti interpersonali, di cui il periodo della pandemia ci ha privati, sia come apertura e condivisione con la Comunità.
4 - Com’è composta la lista/coalizione che la sostiene?
La scelta di una lista civica vuole essere un esempio di apertura alle diverse sensibilità che, con spirito di servizio e passione, uniscono le forze cercando il meglio per il nostro territorio e per l’intera Comunità. Mi ha fatto molto piacere percepire la vicinanza, il rispetto, la stima e la fiducia di tante persone che si sono rese disponibili ad accompagnare il gruppo già operativo e conosciuto per serietà, coerenza, competenza.
5 - Quale bagaglio di esperienze personali può mettere a disposizione della comunità?
Nella vita non si è mai finito di imparare perciò mi rendo sempre disponibile ad accettare nuove sfide e nuovi progetti. Non sono più giovane e quindi l’esperienza di vita è tanta. Il mio impegno amministrativo è nato quindici anni fa quale assessore alla cultura e all’istruzione , una scelta dettata dal cuore per il tanto attaccamento alla scuola e devo dire che tale formazione professionale mi ha aiutato tantissimo. Ho vissuto il mio primo mandato con totale dedizione, consapevole che il sindaco deve essere il punto fermo e sicuro di ogni cittadino sia come persona unica ed autentica sia come inserita in una Comunità dalla più svariate diversità.