CUNEO - Cinque domande ai candidati alle regionali: Elisa Tarasco

Sarà candidata per Fratelli d'Italia, a sostegno di Alberto Cirio: "Continuare il cambiamento per un Piemonte più forte e unito"

Elisa Tarasco

Redazione 13/05/2024 08:28

Cinque domande ai candidati alle prossime elezioni regionali. Le risposte di Elisa Tarasco, candidata di Fratelli d'Italia per la provincia di Cuneo, nella coalizione di centrodestra che sosterrà Alberto Cirio.
 
1 - Quali sono le motivazioni della candidatura (o ricandidatura)?
Ho scelto di accettare la candidatura con Fratelli d’Italia per poter offrire il mio contributo e le mie competenze al servizio del territorio. Sono profondamente legata al Monviso, alle sue valli ed alle meravigliose montagne del Piemonte, voglio poter contribuire al loro sviluppo ed alla loro crescita. Da anni ormai, con il supporto di mio marito Gabriele e di mia figlia, ho scelto d’avviare a Crissolo, un'attività di coltivazione e trasformazione di piante ed erbe officinali alpine. Qui, tra le montagne, ho scoperto la bellezza della natura e la ricchezza delle piante che crescono in queste terre incontaminate e le potenzialità dei nostri territori dal punto di vista ambientale-paesaggistico e turistico-sportivo. Per queste ragioni ho ritenuto di dover dare il mio contributo per continuare il cambiamento e costruire un Piemonte più forte ed unito, con passione e tenacia.
 
2 - Quali devono essere le priorità su cui lavorare per la prossima amministrazione regionale?
Le sfide contemporanee e le esigenze del nostro territorio mi portano a pensare che il mio personale impegno dovrà essere dedicato alla crescita ed alla tutela dei servizi a famiglia, scuola e formazione al lavoro, anziani, turismo e sport, commercio e agricoltura. Il Piemonte ha grandi risorse ed un forte potenziale non ancora del tutto espresso. Dobbiamo pensare che più della metà del territorio del Piemonte è in area montana e bisogna fare in modo di rendere le sue peculiarità performanti e di grande beneficio, quindi tutelare i servizi delle aree interne e lontane dai centri più popolati, garantire i segnali telefonici e readiotelevisivi, l'accessibilità alla rete internet veloce, servizi sanitari di prossimità, più risorse per asili nidi, scuole di montagna e servizi di doposcuola. È fondamentale creare una sinergia che coinvolga gli enti di tutti i livelli.
 
3 - Sanità: quali sono i principali nodi da sciogliere e cosa può fare la Regione?
Sarà fondamentale continuare il percorso di aumento ed incremento del personale sanitario e dei posti letto. Per i prossimi cinque anni la promessa e l’impegno è di andare avanti sulla stessa strada: più assunzioni, più ospedali, più telemedicina, più ricerca e innovazione. Ma anche più attenzione a chi sta in prima linea: medici e infermieri, con la promessa di un miglior "benessere professionale". Il piano Cirio espresso nel programma elettorale vuole e deve intervenire anche sulle liste d'attesa, forse il nodo più difficile da sciogliere. L'incremento di personale e la revisione del Cup, il centro unico di prenotazioni e l'apertura a visite e prestazioni sette giorni su sette permetteranno finalmente di rimediare ai ritardi. Basta con tempi di attesa infiniti, anziani costretti a lunghe trasferte per una
visita o un esame, il ricorso obbligato alle visite private per chi può permettersele o alla rinuncia alle cure per tutti gli altri. Ed è assai importante che si crei una corsia preferenziale nelle prenotazioni per i pazienti fragili: disabili, anziani, malati oncologici.
 
4 - Trasporti: quali sono i principali nodi da sciogliere e cosa può fare la Regione?
Il Piemonte vuole investire nella crescita delle proprie aziende e del turismo. Per entrambi i settori, è fondamentale anzitutto poter garantire un sistema di trasporti funzionale ed all’avanguardia. È essenziale potenziare gli aereoporti (quello di Levaldigi ha grandi margini di crescita) e accelerare lo sviluppo dell'alta velocità, data la vicinanza con la Francia e l'Europa oltre le Alpi. Inoltre, bisogna accelerare e concludere opere strategiche come il Tenda bis e l’A33 Asti – Cuneo. Su questi temi, il tempo delle attese è finito. Non solo, è fondamentale rendere il cuneese accessibile e percorribile in modo agevole, intervenendo con forza nel miglioramento dei suoi servizi. Importante inoltre ripristinare le linee ferroviarie inattive, in modo da collegare le principali città del cuneese, formando una grande rete “metropolitana” della Granda a servizio di lavoratori, studenti e turisti.
 
5 - Quale bagaglio di esperienze personali può mettere a disposizione del Piemonte?
Sono laureata in chimica ed ho maturato esperienza nel settore ambientale ed industriale. Come imprenditrice, ho scelto di credere nel nostro territorio, valorizzando l’economia di montagna e l’ambiente, creando lavoro ed opportunità grazie alla promozione attiva del turismo. Sono attiva anche con progetti didattici (in collaborazione con alcuni istituti primari) dedicati al trasmettere consapevolezza ambientale e sostenibilità nei più giovani. Ho inoltre rivestito la carica di consigliere comunale nel comune di Crissolo e presso l'Unione Montana del Monviso dal 2016 al 2021. Con queste caratteristiche sono pronta a mettermi in gioco.

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