CUNEO - Cinque domande ai candidati alle regionali: Federica Barbero

Architetto di professione, è candidata per Fratelli d'Italia nella Granda: "Infrastrutture tema prioritario"

Federica Barbero

Redazione 20/05/2024 09:03

Cinque domande ai candidati alle prossime elezioni regionali. Le risposte di Federica Barbero, candidata di Fratelli d'Italia per la provincia di Cuneo.
 
1) Quali sono le motivazioni della candidatura o ricandidatura?
Da oltre 25 anni esercito la libera professione come architetto e questo mi ha consentito, negli anni, di acquisire una profonda conoscenza del territorio sia dal punto di vista naturalistico ma anche, e soprattutto, ad apprezzare le particolarità urbanistiche, paesaggistiche ed artistiche. Un’esperienza professionale che mi ha anche insegnato ad essere particolarmente attenta a quello che mi circonda e a sviluppare una naturale propensione all’ascolto delle persone, elemento questo che mi ha permesso di comprendere anche le difficoltà con cui si confrontano quotidianamente i cittadini. Inoltre, per ragioni familiari, sono vicina al mondo imprenditoriale e consapevole delle opportunità che il territorio può fornire all’iniziativa privata ma anche delle problematiche che il tessuto imprenditoriale cuneese deve affrontare per proseguire un sempre crescente trend di sviluppo e crescita. Per tutte queste ragioni sono stata onorata dell’opportunità offertami di mettermi a disposizione del territorio per poter contribuire, con lavoro, impegno e passione al suo percorso di crescita.
 
2) Quali sono le priorità su cui lavorare per la prossima amministrazione regionale?
Se accadesse, questo mi porterebbe a lavorare insieme al presidente Cirio, verso cui nutro stima e amicizia: proporrei di affrontare innanzitutto il problema delle infrastrutture, dei collegamenti, della rete viaria e ferroviaria, spingendo per il rilancio di alcuni progetti che risalgono a decenni fa come quelli riguardanti le infrastrutture della viabilità. Ma ritengo che debba essere anche un punto di fondamentale importanza avviare un progetto strutturato finalizzato alla riqualificazione dei tantissimi piccoli borghi che sono caratteristica peculiare del nostro territorio e di cui rappresentano il cuore. Luoghi sui quali è necessario avviare progetti di rivalutazione che consentano una nuova ripartenza anche delle tante attività commerciali che intorno ad essi gravitano.
 
3) Sanità: quali sono i principali nodi da sciogliere e cosa può fare la Regione?
Il periodo pandemico ha fortemente segnato la sanità piemontese così come quella nazionale e mondiale. Credo che sia arrivato il momento di concentrare gli sforzi, a più livelli della società e della politica, per assicurare alla sanità un ruolo centrale, rafforzando l’offerta di servizi e la loro qualità a favore della salute dei cittadini. Ritengo che le proposte avviate dal presidente Cirio rappresentino quella via concreta che consentirà di dare una reale risposta a questi obiettivi: attraverso la riduzione delle liste d’attesa, l’incremento delle risorse in termini di personale specializzato, il rafforzamento dei servizi di medicina d’urgenza, così come il potenziamento sul territorio di tutta l’assistenza sanitaria. Rimarco, a mio avviso, anche la necessità di incrementare l’offerta di servizi essenziali nelle zone isolate e disagiate della regione. 
 
4) Trasporti: quali sono i principali nodi da sciogliere e cosa può fare la Regione?
Ritengo che il lavoro che deve essere affrontato nell’immediato futuro sia davvero tanto. Sono molte le problematiche a cui è necessario dare risposta in tempi brevi. Le infrastrutture connesse all’ambito dei trasporti rappresentano una delle chiavi di crescita economica delle nostre imprese e quindi della nostra Regione. Il mondo imprenditoriale così come ogni singolo cittadino credo debbano poter ricevere risposte e indicazioni precise sul percorso che seguiranno progetti come l'autostrada Asti-Cuneo, il traforo di Tenda, il nuovo traforo transalpino nelle Alpi Marittime verso il Nizzardo, il traforo di Armo-Cantarana, la variante di Demonte-Aisone-Vinadio sulla Strada Statale 21 per il Colle della Maddalena, oltre ai progetti che riguardano il trasporto su rotaia. 
 
5) Quale bagaglio di esperienze personali può mettere a disposizione del Piemonte?
La mia esperienza professionale di architetto, la mia vicinanza al mondo imprenditoriale e il mio incarico di responsabile regionale di FdI per le politiche per il territorio. Ma metterò a disposizione anche quell’impegno sociale che porto avanti da moltissimi anni, grazie al quale ho compreso l’importanza di porre al centro le persone e i loro bisogni. Attenzione al singolo individuo così come l’attenzione alle famiglie è argomento a me particolarmente vicino e prioritario che mi impegnerò a rendere concretamente calato nella realtà di ogni giorno. Lavorerò quindi perché questa diventi una priorità nell’agenda politica del nuovo governo piemontese, attraverso la creazione di un sistema che consenta alle persone di esprimere i propri bisogni e soprattutto, che consenta loro di ricevere una risposta, un riscontro, un supporto.
 

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