Alla vigilia della Direzione Nazionale del Partito Democratico il clima politico è rovente. Nella giornata odierna sul sito Senzadime.it sono stati pubblicati i nomi dei membri dell’assemblea del Partito Democratico, dividendoli tra favorevoli e contrari ad un’intesa con il Movimento Cinque Stelle. L’unica cuneese democratica che parteciperà all’incontro di domani, vale a dire la deputata borgarina Chiara Gribaudo, è stata inserita nell’elenco di coloro che ‘non si sono ancora espressi’, insieme alla maggioranza dei delegati. L'iniziativa non è piaciuta al ‘reggente’ nazionale Maurizio Martina ha dichiarato di aspettarsi che il sito venga chiuso. Così non è stato, ma tutti i nomi che prima avevano un bollino verde, rosso o bianco, a seconda dell’opinione sono stati coperti da un ‘omissis’ e sulla home del sito è apparsa la frase seguente: “Il PD non è una società privata come la Casaleggio Associati. È un partito plurale, aperto, in cui tutti i membri della Direzione Nazionale esprimono la loro legittima idea. Alcuni esponenti del Partito Democratico hanno chiesto di chiudere questo sito che si limita a riportare opinioni espresse pubblicamente, come nelle migliori tradizioni anglosassoni, con i riferimenti e i link ai tweet e alle dichiarazioni. Era ispirato a un principio di trasparenza democratica nelle scelte fondamentali che connotano la vita nazionale. Non intendeva dividere il Partito, ma informare gli elettori. Su ogni nome adesso troverete un 'omissis', vista l’intenzione dei diretti interessati a non mostrare la propria linea politica in forma aggregata”.
Il sito è stato creato da Alberico De Luca, che si professa elettore del Pd, anche se l'azione sembrerebbe il frutto di una strategia scientemente elaborata per ottenere l’effetto contrario a quello professato. Già dai giorni scorsi le divisioni sul possibile accordo con i Cinque Stelle stanno lacerando i democratici e il rischio è quello di giungere all’ennesima scissione. L’elettorato ha dimostrato di non apprezzare la litigiosità del partito e all’ultima tornata elettorale lo ha condannato al suo risultato peggiore della storia repubblicana. Non è improbabile ipotizzare che nuove divisioni causerebbero un crollo del partito nei sondaggi, condannandolo all’irrilevanza sulla scena nazionale. Scenario paradossale se si pensa che il Pd è radicato sul territorio e ha (e avrà ancora) il governo di molte regioni e di tanti comuni. Basti dare un’occhiata alla nostra provincia.
Secondo alcuni l’assemblea di domani doveva fungere da punto di (ri)partenza dopo una seria analisi del voto, invece, rischia di diventare un bagno di sangue tra favorevoli e contrari ad un’alleanza con il Movimento Cinque Stelle. Oltre alla naturale curiosità per la situazione nazionale i cuneesi guarderanno con interesse alla Direzione Nazionale anche per vedere quale posizione prenderà Chiara Gribaudo. Fino ad oggi l'argomento non ha fatto impazzire i militanti della provincia di Cuneo e nessuno dei circoli si è pronunciato ufficialmente sulla questione. Bisogna però registrare che sui social network l'hastag #senzadime (vale a dire lo slogan dei contrari all’accordo M5S) è andato forte. Non resta che aspettare domani per capire cosa succederà, di certo per il bene del Partito Democratico sarebbe auspicabile che (dopo un’approfondita discussione) ne uscisse una posizione unitaria, sia che vada in una direzione o in quella opposta.