"Quando mi si chiede se sono in maggioranza o in minoranza non so cosa rispondere" a parlare è il consigliere comunale di Cuneo Alberto Coggiola, esponente locale dei Moderati. Un'introduzione singolare alla conferenza cuneese sulla 'situazione politica cuneese e sulla nuova legge elettorale'. All'incontro erano presenti Mimmo Portas, il presidente Giuliano Manolino, la consigliera regionale Maria Carla Chiapello e l'assessore regionale allo sport Giovanni Maria Ferraris.
A tenere banco è stato il segretario Mimmo Portas che ha lanciato frecciate da una parte e dall'altra ha 'chiarito' la posizione dei Moderati a Coggiola: "Non ho mai ricevuto tante telefonate come in queste settimane, ma voglio stare nel Centrosinistra". Chiaro, ma non chiarissimo.
Portas ha poi rivendicato il ruolo dei Moderati in Piemonte “Abbiamo fatto percentuali sopra il 10% in città più grandi di Cuneo e siamo il secondo partito in Piemonte” un chiaro avvertimento in vista delle prossime elezioni politiche che si svolgeranno, a meno di clamorosi colpi di scena, con la nuova legge elettorale. “Nel Rosatellum contano i simboli più delle persone” ha spiegato Portas ai presenti, poco dopo, ha affermato che “Senza di noi il Centrosinistra, a Torino, non vince in un solo collegio”.
“Non scrivetelo!” ha poi detto ai giornalisti presenti in sala, ma Portas è politico navigato e ben sa che la porta sulla qual c'è scritto 'non aprire' è la prima che si prova a spingere.
"A Cuneo abbiamo una persona che fa la senatrice e la vicesindaco - Il riferimento è a Patrizia Manassero n.d.r.- Sei una senatrice che conosce tutto il mondo per le cose che fa, ci sono molte leggi che portano il suo nome, vuole fare anche il vicesindaco?”. Una chiara provocazione (zeppa di ironia) quella di Portas, che probabilmente non ha digerito la mancata concessione di un assessore nella Giunta del sindaco Borgna. Commentando la vicenda ha riassunto “Non è che siamo andati a tirare le pietre sotto casa del Sindaco perché non ci hanno dato l'assessorato”. Una reazione da 'estremista del buon senso', come ama definire i suoi.
Per amor di verità bisogna ricordare che la Manassero ha presentato le dimissioni da senatrice in una lettera protocollata il 4 agosto, ma la lunga trafila burocratica vuole che l'aula di Palazzo Madama ne ratifichi l'uscita. Probabilmente la senatrice rimarrà tale fino al termine della legislatura, o poco prima.
Dopo le frecciate a Borgna "Ha fatto bene come sindaco, ma a Novara dubito che sappiano chi sia" e al viceministro cuneese Olivero "Oramai il suo ex partito è chiamato 'Sciolta Civica' (in riferimento alle tante defezioni n.d.r.)" Portas ha poi raccontato un aneddoto "Berlusconi si arrabbia molto quando su Google si cerca la parola 'Moderati'". Provare per credere.