Dopo un acceso scontro interno e una direzione del partito più volte rinviata, il Pd ha evitato in extremis di spaccarsi in vista del Congresso, raggiungendo un compromesso sul regolamento per le primarie, che si terranno il 26 febbraio dalle 8 alle 20. La candidata Elly Schlein, appoggiata dall'unica parlamentare cuneese del PD, Chiara Gribaudo, spingeva per allargare la partecipazione con il voto online, nonostante la contrarietà degli altri candidati Stefano Bonaccini e Paola De Micheli. Quanto al quarto ed ultimo aspirante segretario, Gianni Cuperlo, si è rimesso alla decisione del partito. Alla fine, grazie all'apertura del presidente dell'Emilia Romagna, questa modalità sarà permessa soltanto in alcuni casi specifici: a chi vive all’estero, ai disabili e ai malati che “autocertifichino tali condizioni”, infine persone “residenti in località la cui distanza dai seggi renda particolarmente difficoltoso l’esercizio del voto”. Ora chi vorrà votare per via telematica “dovrà registrarsi entro il 12 febbraio sull’apposita piattaforma e identificarsi attraverso un documento di riconoscimento o lo Spid”, si legge nel regolamento approvato.
La deputata Gribaudo ha affidato ai social il suo pensiero sull'argomento. "Le modalità di questo congresso non mi hanno mai davvero convinto - ha spiegato ai suoi seguaci -. Sulla costituente mi sono astenuta. Avevamo due strade davanti, potevamo fare immediatamente il congresso oppure fare prima la costituente e poi il congresso. Non si è fatta una scelta netta, e il dibattito del congresso ne è oggettivamente penalizzato. Perciò chiudiamo il dibattito su regole, modalità e forme di partecipazione. Torniamo a parlare al Paese reale e ai suoi bisogni. Eleggiamo il nuovo segretario, io sono impegnata perché sia Elly Schlein. Ma subito dopo riprendiamo il discorso sulla costituente dove lo abbiamo interrotto. È troppo importante per schiacciarlo in una conta interna".