"Delusi dalla forma che hanno assunto le nostre aspettative, risulta impossibile per noi Moderati continuare a sostenere questa maggioranza. Riteniamo quindi più opportuno ritornare all’opposizione, per riportare al centro degli obiettivi dell’amministrazione ciò che abbiamo di più caro: la Città di Cuneo ed i suoi abitanti".
Con un comunicato diffuso nella mattinata di oggi, mercoledì 15 gennaio, i Moderati, la lista civica che alle Amministrative del 2017 sostenne Federico Borgna alla guida della città, passa in minoranza. Dal prossimo Consiglio comunale l'avvocato Alberto Coggiola, unico rappresentante della formazione di Giacomo Portas nel parlamentino di palazzo Civico, cambierà postazione. In questa prima metà di 'legislatura' Coggiola era stato voce critica all'interno della maggioranza, ma almeno in apparenza, i mal di pancia espressi in seguito alle elezioni sembravano sopiti.
Non è un peccato leggere la mossa del deputato Giacomo Portas, leader della formazione politica, che da poco ha sposato (seppur da indipendente) il progetto Italia Viva, come una reazione alla mancata nomina di Coggiola come assessore. Tanto più alla luce del fatto che a firmare la nota stampa, oltre ai due già citati, c'è sì Maria Carla Chiapello, referente dei Moderati in provincia di Cuneo, ma anche il primo non eletto nel 2017, quel Mario Di Vico che sedette in Sala Consiglio sotto il primo mandato di Borgna (all'opposizione).
Oltre alla già annunciata staffetta alla presidenza del Consiglio Comunale (il 'solidale' Alessandro Spedale sostituirà il dem Nino Pittari) il rimpasto di Giunta che vedrà Marco Vernetti entrare nell'Amministrazione al posto di Guido Lerda, con quali deleghe è ancora da vedere, segna di fatto l'affermazione della centralità di Cuneo Solidale all'interno della maggioranza (non era un mistero) e la marginalità dei Moderati, fuori dalla Giunta e senza possibilità di entrarci. Di qui la decisione di abbandonare.
Un'altra chiave di lettura porta alla recente
comparsata di Borgna alla presentazione cuneese di Italia Viva. Il sindaco di Cuneo ha speso parole al miele per la creatura di
Matteo Renzi, facendo intuire un possibile interessamento futuro. Avrà Portas, tra i maggiorenti torinesi dello schieramento nato a settembre, voluto 'marcare il territorio' all'interno del partito? Un'interpretazione machiavellica, probabilmente non corrispondente al motivo principale, ma di certo mettere preventivamente un freno alle eventuali ambizioni del sindaco di Cuneo all'interno di IV non farà dispiacere a Portas, politico di lungo corso e abituato a navigare nelle acque della politica con dichiarazioni ad effetto e mosse a sorpresa.
Ecco il comunicato (al vetriolo) completo:
"Il Sindaco di Cuneo, Federico Borgna, ottenne nel 2017 il significativo contributo dei Moderati (il 4,56% dei voti) a fronte di un progetto ambizioso per la città di Cuneo. Purtroppo, ad oggi, le prospettive iniziali si possono definire soltanto buoni propositi di questa amministrazione.
Si evidenzia, a distanza di quasi tre anni dalle elezioni, una Cuneo sempre più isolata, un capoluogo di provincia che non riesce ad avere quel ruolo che le sarebbe dovuto. Sono state numerose le scelte discutibili: il parcheggio sotterraneo di piazza Europa che ha sottratto risorse alle periferie, le nostre frazioni, senza tuttavia riuscire a dare una soluzione alla carenza dei parcheggi; la promessa non mantenuta di ridurre l’importo della sosta nei parcheggi nei pressi dell’ospedale, per la quale i Moderati avevano attivamente raccolto centinaia di firme a sostegno della proposta; corso Dante che anche con quest’amministrazione rimane in attesa di manutenzione e di interventi; le decine di serrande dei negozi abbassate nonché i mercati, come quello del venerdì in piazza del Seminario, con ormai pochi banchi ed altrettanti clienti.
Dalla giunta Borgna non è affiorata alcuna idea né iniziativa diretta a sostenere il commercio di prossimità al fine di dare respiro ad una categoria, quella dei commercianti, sempre più in difficoltà nel mantenere vive le realtà di vendita locali. Allo stesso modo si deve evidenziare la perdita di alcuni grandi eventi come la Fiera d’Estate, che oltre a portare visitatori aumenta l’indotto nei locali pubblici, nelle strutture ricettive e più in generale nel tessuto commerciale cittadino. Mancano idee, progettualità, lungimiranza.
La Città è diventata sempre più esclusiva, costituendo, talvolta, un ostacolo per le persone con difficoltà di deambulazione, per esempio nel centro storico. In ultimo sarebbe bello che Cuneo facesse sentire una voce più tonante sui temi della Cuneo/Asti e dei collegamenti ferroviari. Purtroppo, ciò accade raramente. Delusi dalla forma che hanno assunto le nostre aspettative, risulta impossibile per noi Moderati continuare a sostenere questa maggioranza. Riteniamo quindi più opportuno ritornare all’opposizione, per riportare al centro degli obiettivi dell’amministrazione ciò che abbiamo di più caro: la Città di Cuneo ed i suoi abitanti. Cuneo non può vivere di “Illuminata”, merita qualcosa di più".