Il premier Mario Draghi ha annunciato in Consiglio dei ministri che rassegnerà le dimissioni. Ne dà notizia l’agenzia Ansa, riportando le frasi salienti del suo discorso: “Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più”, ha detto il premier in Cdm.
L’Aula del Senato ha confermato la fiducia al governo posta sul decreto aiuti. I sì sono stati 172, i no 39, nessun astenuto. Il M5S però non ha partecipato al voto, risultando assente alla prima e alla seconda chiama. Il premier Mario Draghi ha lasciato il Senato ed è salito al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il faccia a faccia è durato poco meno di un'ora. Il presidente del Consiglio ha fatto poi rientro a Palazzo Chigi. Con il Movimento era saltata anche l'ultima ipotesi di mediazione lanciata dal ministro pentastellato D'Incà, che aveva proposto l'ok al testo senza fiducia.
“Il M5S ha dato sostegno a questo governo sin dall’inizio con una votazione”, ha detto nel pomeriggio il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte uscendo dalla sua abitazione: “Se poi si crea una forzatura e un ricatto per cui norme contro la transizione ecologica entrano in un dl che non c’entra nulla, noi per nessuna ragione al mondo daremo i voti”. “Se qualcuno ha operato una forzatura - ha aggiunto l’ex premier - si assuma la responsabilità della pagina scritta ieri”. Il capo politico del movimento ha concluso: “Se noi prendiamo degli impegni con governo, Parlamento e cittadini e siamo coerenti, chi si può permettere di contestare questa linearità e questa coerenza? Non chiediamo posti, nomine, nulla, ma chiediamo ovviamente di rispettare un programma definito all'inizio: transizione ecologica e urgenza della questione sociale che adesso è esplosa. O ci sono risposte vere, strutturali e importanti opporre nessuno può avere i nostri voti”.
“Credo che per l’interesse del Paese il governo Draghi debba andare avanti”: lo ha detto il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, arrivando a Portonovo di Ancona, commentando la crisi dell'esecutivo dopo lo strappo in Senato del M5S. “Un interesse - ha aggiunto Letta - che sta maturando anche con fortissime spinte che provengono da ovunque, anche dalle parti sociali, dal mondo del lavoro, dall’Unione europea”.
AGGIORNAMENTO ORE 20:
Dopo aver ricevuto il presidente Draghi al Quirinale, il presidente Sergio Mattarella in una nota ha comunicato che il presidente Mario Draghi "ha rassegnato le dimissioni dal Governo", ma il presidente della Repubblica "non ha accolto le dimissioni e ha inviato il Presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica".