Domenica 12 giugno i borgarini saranno chiamati a scegliere l’erede di Gian Paolo Beretta: in corsa Roberta Robbione, Pierpaolo Varrone, Paolo Giraudo e Marco Bassino. I quattro candidati sono stati protagonisti nelle ultime settimane di diversi incontri pubblici in cui hanno illustrato i loro programmi.
Tra i temi “caldi” della campagna elettorale quello del biodigestore. Simile la posizione dei quattro candidati: nessuno è del tutto contrario, ma tutti concordano sulla necessità di rivedere il progetto, adattandolo alle reali necessità del territorio. Sempre a proposito di energie rinnovabili, altro tema affrontato dai quattro candidati nei vari incontri è stato quello del parco fotovoltaico nell’area ex Italcementi. Anche in questo caso Robbione, Varrone, Giraudo e Bassino sono su frequenze simili, non contrari al progetto, ma fermi nella richiesta di realizzarlo nella zona dell’ex cementificio, non in quella boschiva che lo affianca.
Marco Bassino, con la sua lista “La Torre”, ha articolato il suo programma in due parti: una riguarda i piani a breve termine, l’altra i “grandi progetti”. Tra questi ultimi un grande parco verde con laghetto nell’area della ex caserma “Mario Fiore” e un parcheggio sotterraneo in piazza Liberazione, abbattendo il palazzo delle ex Protette. Tra le altre proposte l’isola pedonale nel centro storico, un percorso escursionistico che unisca tutti i tetti sparsi nel territorio comunale e l’istituzione di un ufficio per la ricerca di finanziamenti.
L’importanza di “intercettare” i contributi, in particolare quelli del PNRR, è al centro anche del programma di Paolo Giraudo, con la lista “Realizziamo Insieme”, che vede tra le sue proposte più rilevanti l’implementazione della videosorveglianza e dell’illuminazione pubblica nell’ottica della sicurezza, l’attenzione alla manutenzione della rete viaria comunale, la riqualificazione del patrimonio scolastico cittadino e un ruolo primario per la città in chiave turistica, in sinergia con le valli circostanti. Per quanto riguarda la ex caserma, Giraudo ha garantito che saranno ascoltate le idee della popolazione.
“Uniti per Borgo”, che sostiene Roberta Robbione, propone invece per la “Mario Fiore” un’area verde, un’area camper e il recupero dell’ex chiesetta da adibire a Museo della Memoria degli Alpini. Tra le proposte della ex vicesindaco anche interventi di adeguamento nelle scuole cittadine, l’istituzione del Consiglio comunale dei Ragazzi, la riqualificazione degli impianti sportivi (stadio compreso) e di diverse zone della città, a partire dal centro storico, oltre che dell’area dei Camorei.
Riqualificazione degli impianti sportivi, con ampliamento tramite acquisizione di nuovi terreni, al centro anche del programma di “Borgo per Tutti”, che sostiene Pierpaolo Varrone. Per la “Mario Fiore” la proposta è un grande parco verde con aree fitness e percorsi ciclabili, mentre un altro dei punti cardine del programma riguarda l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali, oltre a contributi per le attività che apriranno nel centro storico, il rinnovamento di Palazzo Bertello e la riqualificazione di largo Argentera.