Prima annunciata, poi smentita, ora ufficializzata: la candidatura di Ilaria Salis alle elezioni europee è realtà. Non nelle file del Partito Democratico, dove l’ipotesi era comunque circolata, ma in quelle dell’Alleanza Verdi e Sinistra. La federazione politica, formata da Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e dai Verdi di Angelo Bonelli, fa sapere che “in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste”.
L’obiettivo dichiarato è anche quello di generare intorno al suo nome “una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello stato di diritto”. La 39enne Salis, militante dei centri sociali e insegnante di scuola elementare a Monza, è in carcere a Budapest dal febbraio dello scorso anno, accusata di aggressione a tre esponenti dell’estrema destra. È sospettata di appartenere alla Hammerbande, ovvero la “banda dei martelli”, un collettivo antifascista protagonista di numerosi episodi violenti su cui si indaga anche in Germania.
Alle europee correrà nella circoscrizione Nord Ovest, quella di cui fa parte la provincia di Cuneo: nel capoluogo il Consiglio comunale ha votato a maggioranza un ordine del giorno in suo favore, presentato dall’opposizione di sinistra. C’è ora da capire come la candidatura potrà incidere sulla vicenda giudiziaria. Il suo legale ungherese Gyorgy Magyar parla di “conseguenze incerte”: “In Ungheria l’immunità parlamentare scatta già dal momento della candidatura, ma non so come sia regolata la materia in Italia”. In caso di elezione, per la quale è necessario il superamento dello sbarramento del 4%, la questione finirebbe, probabilmente, sul tavolo della presidenza del prossimo Parlamento europeo.
Oltre a quella di Salis è ufficiale la candidatura di una tra le più note esponenti politiche della provincia di Cuneo, l’ex ministro e commissaria europea Emma Bonino. Guiderà nella circoscrizione la lista Stati Uniti d’Europa, di cui fanno parte +Europa e Italia Viva di Matteo Renzi. Nel Pd non si è ancora sciolto il nodo della candidatura di Elly Schlein, ma è ufficiale che il suo sfidante alle primarie, il governatore emiliano Stefano Bonaccini, sarà capolista nel Nord Est. Per il Nord Ovest è in pole Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency Gino ed ex presidente della ong.
Forza Italia è il primo tra i partiti di governo a rompere gli indugi, candidando al primo posto in tutte le circoscrizioni (Isole escluse) il suo leader Antonio Tajani. Sull’eventualità che Giorgia Meloni scenda in campo in prima persona si attende un annuncio domenica 28, in chiusura dell’assemblea programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara. Nella Lega non dovrebbe spendersi il segretario Matteo Salvini, ma la polemica interna è tutta su Roberto Vannacci: contro l’ipotesi di candidarlo capolista in tutte le circoscrizioni era insorta la fronda antisalviniana. La lista del Carroccio è (quasi) completa nelle Isole, dove mancano due nomi, uno dei quali potrebbe essere proprio quello del generale.
Nulla di certo anche per quanto riguarda Carlo Calenda, ma Azione sta già schierando i suoi candidati. Il Movimento 5 Stelle ha annunciato due capilista (l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico al Sud e l’ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci nelle Isole) e chiuso il primo turno delle parlamentarie europee. Gli iscritti, divisi per regione, hanno scelto tra quasi 500 candidati. Sul sito del Movimento è consultabile la lista degli ammessi al secondo turno, in programma lunedì prossimo.