CUNEO - Europee, tutti gli eletti della circoscrizione Nord Ovest

Dopo Meloni, a dominare le preferenze sono Strada, Vannacci e Salis. Crosetto è l’unico piemontese già sicuro: il destino di Damilano dipende dalle scelte di Moratti

Redazione 10/06/2024 17:00

C’è chi ha già un pass sicuro per l’Europa e chi dovrà aspettare di conoscere le scelte dei compagni di partito. Sono i venti eletti dell’Europarlamento nella circoscrizione Nord Ovest, quella che raggruppa Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta e che invia a Strasburgo il maggior numero di rappresentanti italiani.
 
Fratelli d’Italia ne porta a casa sette, il Partito Democratico cinque, tre la Lega, due a testa Forza Italia e Alleanza Verdi e Sinistra, uno il Movimento 5 Stelle. In testa all’ordine delle preferenze c’è una candidata che di sicuro non approderà tra i banchi degli eurodeputati: è la premier Giorgia Meloni, che ha collezionato 623.684 preferenze personali. Escludendo lei, sul podio dei più votati troviamo la capolista del Partito Democratico Cecilia Strada (283.145 voti), il generale Roberto Vannacci candidato dalla Lega (186.609 voti) e Ilaria Salis di Alleanza Verdi e Sinistra (126.027 voti).
 
Lista per lista, cominciando dal partito della fiamma ed escludendo la Meloni, gli eletti sono il capodelegazione di FdI uscente Carlo Fidanza (50.751 voti), l’ex vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani (39.037 voti), il capogruppo consiliare di Torino Giovanni Crosetto (33.958 voti), l’ex sciatrice e assessore lombarda Lara Magoni (20.402 voti), l’industriale milanese delle armi Pietro Fiocchi (19.162 voti), la consigliera provinciale bresciana Mariateresa Vivaldini (18.787 voti) e il coordinatore regionale di Gioventù Nazionale Lombardia Paolo Inselvini (16.832 voti). Crosetto jr, nipote del ministro Guido, al momento è l’unico piemontese - e cuneese - sicuro dell’elezione.
 
Nel Partito Democratico, dopo la Strada ci sono il sindaco uscente di Bergamo Giorgio Gori (210.790 voti), il parlamentare e attivista gay padovano Alessandro Zan (85.307 voti), l’economista bocconiana ed eurodeputata uscente Irene Tinagli (78.429 voti), il capodelegazione in carica Brando Benifei (64.443 voti). Zan è eletto in due circoscrizioni, Nord Ovest e Nord Est: se optasse per quest’ultima, spianerebbe la strada all’assessore milanese Pierfrancesco Maran (45.185 voti), che in caso contrario resterà primo escluso.
 
Anche nella Lega il destino del primo escluso, il pavese Angelo Ciocca (38.740 voti), è appeso alle scelte di un altro candidato, Roberto Vannacci: il militare autore del controverso pamphlet “Il mondo al contrario” è stato eletto in quattro circoscrizioni e dovrà “sacrificarne” tre. Nessun patema, invece, per due eurodeputate lombarde uscenti: Silvia Sardone (75.004 voti) e Isabella Tovaglieri (39.948 voti).
 
Forza Italia elegge al primo posto, nel Nord Ovest e nelle altre circoscrizioni in cui era candidato, il segretario nazionale e vicepremier Antonio Tajani, con 107.014 preferenze. Alle sue spalle ci sono Letizia Moratti (41.903 voti) e l’ex presidente della provincia di Cremona ed europarlamentare in carica Massimiliano Salini (36.587 voti). Solo se l’ex sindaco di Milano Moratti dovesse decidere di rimanere in Italia - magari puntando al ministero dell’Università, cosa di cui si vociferava ante-elezioni - le porte di Strasburgo si aprirebbero per Paolo Damilano, schierato dal centrodestra nelle ultime elezioni torinesi. I 12.598 voti dell’imprenditore con origini langarole (è titolare della storica cantina di famiglia a Barolo, insieme al fratello e al cugino) sono comunque un risultato al di sotto delle aspettative.
 
Due posti sicuri vanno anche ad Alleanza Verdi e Sinistra e il gioco degli incastri, in questo caso, è ancora più complesso. Con la monzese Salis, eletta nel Nord Ovest e nelle Isole, ci sono Mimmo Lucano (45.933 voti), eletto anche a Sud e Nord Est, e l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino (22.146 voti), primo classificato nella circoscrizione Centro. In base alle loro scelte, potrebbe essere ripescata la quarta classificata Benedetta Scuderi, esponente dei Verdi, forte di 20.346 consensi.
 
Infine c’è il Movimento 5 Stelle che nel Nord Ovest porta a casa un solo eletto. Si tratta del giornalista di origini catanesi Gaetano Pedullà, che con 15.859 voti vince il derby con la capolista Maria Angela Danzì, fermatasi a 14.605 voti.

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