A tre settimane dal voto europeo si completa il gioco di incastri delle candidature multiple, con la scelta più attesa: quella del generale Roberto Vannacci. L’“ariete” salviniano della Lega ha optato per la circoscrizione Nord Ovest, per la soddisfazione - anche - dei 6.709 cuneesi che l’hanno votato, consentendogli di superare in provincia perfino la candidata “di casa” Gianna Gancia.
La decisione di Vannacci lascia quindi campo libero nelle altre tre circoscrizioni in cui era stato eletto: lo ringraziano la toscana Susanna Ceccardi, europarlamentare uscente del Centro, l’altro uscente Aldo Patriciello, politico molisano di lungo corso che a Strasburgo siede dal 2006, e la sindaca friulana di Monfalcone Anna Maria Cisint, alla sua prima esperienza europea. A rimanere col cerino in mano è il lombardo Angelo Ciocca, primo degli esclusi nel Nord Ovest dopo due mandati. All’Europarlamento si era fatto conoscere in questi anni per i suoi exploit, presentandosi in aula con un gigantesco orologio per protestare contro l’abolizione dell’ora legale o con un cartellino rosso e un fischietto per “squalificare” la direttiva case green. “Mi hanno sempre definito il Brad Pitt della politica, mi attaccavano per essere un sex symbol” ha raccontato in un’intervista, spiegando di essere stato “vittima di sessismo”.
A proposito di “incontri ravvicinati” nell’emiciclo, per la stessa circoscrizione di Vannacci ha già optato la monzese Ilaria Salis, eletta con Avs anche nelle Isole (dove entrerà l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando): “La aspetto a braccia aperte. La mia anima gemella per la DECIMA legislatura” aveva scritto il militare in un fotomontaggio ironico che li ritrae come novelli sposi su Facebook, alludendo alla polemica sulle sue simpatie per la Decima Mas. Premiata anche lei dal gioco delle candidature multiple, nella circoscrizione Nord Ovest entrerà la portavoce dei Giovani Verdi Europei Benedetta Scuderi.
L’altro “appeso” a guadagnare il pass per Strasburgo, tra i candidati del Nord Ovest, è l’assessore milanese Pierfrancesco Maran del Partito Democratico. Deve ringraziare il compagno di partito Alessandro Zan che ha optato per il “suo” Nord Est, dove aveva preso il maggior numero di voti.