La segreteria provinciale del PD ha convocato un tavolo di ascolto con alcuni operatori sanitari coinvolti in prima linea nella nostra provincia. "E' emerso soprattutto un senso di solitudine e di abbandono che i sanitari stanno vivendo, con carico gravoso di lavoro, spesso in condizioni di assoluta mancanza di protezione - scrivono da via XX settembre in una nota diffusa in mattinata -. È necessario non lasciare soli, medici, infermieri, OSS operanti nelle nostre strutture sanitarie che quotidianamente sono esposti a rischi altissimi, sottoposti a turni massacranti attraverso: l’estensione dei tamponi a tutto il personale in modo da tutelare gli operatori, i colleghi, pazienti e familiari, ad oggi ancora insufficienti; la distribuzione dei DPI utili per proteggere il personale in tutte le strutture sanitarie, RSA, case di riposo e USCA; riconoscimento di un compenso economico come hanno fatto alcune regioni d’intesa con i sindacati, destinato a tutti coloro che, con ruoli diversi, sono in prima linea nella lotta contro il Covid-19".
"Riteniamo necessario che fin d’ora vengano attivati percorsi di continuità assistenziali sul territorio per i pazienti guariti - concludono dal Partito Democratico -, anche predisponendo attività di telemedicina, per esempio per la riabilitazione respiratoria necessaria a questi pazienti. Inoltre dovrà poi essere garantito il supporto psicologico ai pazienti fortemente provati e destabilizzati a livello emotivo, ma anche agli operatori sanitari, che possono presentare disturbi post- traumatici".