“Ascolterò con estrema attenzione le richieste dei sindaci e dei consiglieri di ognuno dei 247 comuni della provincia Granda per quanto riguarda la viabilità, le manutenzioni delle strade di competenza provinciale, l’edilizia scolastica e la grande emergenza del caro energia che stiamo vivendo. Ma non solo". A parlare è Luca Robaldo, sindaco di Mondovì e neo-eletto presidente della Provincia di Cuneo, durante l’illustrazione di alcuni degli obiettivi che da domani caratterizzeranno il suo mandato: "Intendo proseguire il percorso intrapreso dal mio predecessore, Federico Borgna e dal Consiglio provinciale, che resterà in carica fino a dicembre 2023, promuovendo l’istituzione di alcune consulte permanenti con i presidenti delle comunità montane e i sindaci delle sette sorelle per una maggiore vicinanza al territorio”.
La cerimonia di proclamazione si è svolta questa sera presso la sala Giolitti di corso Nizza a Cuneo alla presenza, tra gli altri, della sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, dell’ex presidente dell’ente, Federico Borgna. Al tavolo di presidenza per descrivere le procedure di insediamento e comunicare ai presenti i risultati delle elezioni che si sono tenute domenica 25 settembre, il dirigente provinciale Fabrizio Freni e tutto il comitato di presidenza per le elezioni provinciali.
Robaldo ha ottenuto 43.826 voti ponderati (53%), battendo il sindaco di Lagnasco, Roberto Dalmasso, che ha raggiunti 38.164 voti ponderati. Il sindaco di Mondovì, dopo la proclamazione ha ringraziato tutti i 1893 amministratori per aver partecipato in gran numero a questa tornata elettorale di secondo grado e, dopo le formalità di rito, il giovane presidente della Provincia Granda si è recato subito presso l’ufficio di presidenza per il passaggio di consegne.
Alle Provinciali potevano votare esclusivamente gli amministratori locali (sindaci e consiglieri) dei 247 comuni del territorio divisi in cinque diverse sezioni, a seconda della popolazione del comune di appartenenza: la A comprendeva i comuni fino a 3mila abitanti, la B gli enti tra 3mila e 5mila abitanti, la C i comuni tra 5 e 10mila abitanti, la D i centri da 10 a 30mila abitanti e la E Cuneo e Alba, con oltre 30 mila abitanti. Per il primo cittadino di Mondovì è stato decisivo il voto degli amministratori della sezione D (82 voti contro 48 per Dalmazzo), e del gruppo E, Alba e Cuneo (34 voti contro 22 per Dalmasso) che hanno spostato gli equilibri rispetto al numero complessivo delle preferenze: 908 per Robaldo e 985 per il sindaco di Lagnasco. Il voto ponderato assegna, ovviamente, ai comuni più popolosi più peso elettorale rispetto agli enti con pochi abitanti residenti.