Il passaggio della parlamentare di origini cuneesi Laura Ravetto da Forza Italia alla Lega di Matteo Salvini non è stato indolore, provocando reazioni talvolta scomposte nel centrodestra. Da sempre identificata come fedelissima di Silvio Berlusconi - stamane, in un articolo dai toni forti Repubblica l’ha ribattezzata ‘amazzone’ -, la deputata è stata oggetto delle critiche dei suoi ex colleghi di partito per il cambio di casacca.
Se l’ex Cavaliere, riferisce il Corriere della Sera, non sembra disperarsi troppo per la defezione “Ravetto, Zanella e Carrara (gli altri due deputati che l’hanno seguita al Carroccio n.d.r.) passati alla Lega? Meglio così, meglio perderli che trovarli“, il numero due degli azzurri, Antonio Tajani, lascia trasparire un nitido livore: "Chi tradisce un partito e va in un altro è qualcosa che sta nella storia politica, ma è destinato poi a scomparire - ha detto il vicepresidente di Forza Italia ad Agorà, su Rai 3 -. Ma non credo che questo sia il momento più adatto per parlare dei giochi di palazzo, bisogna preoccuparsi della salute degli italiani", conclude. Insomma, “traditori destinati a scomparire”: parole dure, quelle del vice di Berlusconi.
La stampa vicina al tycoon segue la linea tracciata: “Due signore e un signore dei quali non penso qualcuno sentirà la mancanza", scrive nel suo editoriale il direttore del Giornale Alessandro Sallusti. Penna puntuta per Vittorio Feltri: il battitore libero del giornalismo schierato a destra ha paragonato i tre deputati passati alla Lega a “topi che quando la nave è in procinto di affondare si tuffano nel mare sperando di cavarsela”.