CUNEO - Il Piemonte inizia il percorso per avere più autonomia

Domani Chiamparino e Reschigna incontreranno il viceministro agli Affari regionali insieme alla Regione Liguria

10/01/2018 15:15

Sono la sanità, i beni paesaggistici e culturali, le politiche attive del lavoro, l’istruzione e formazione, la montagna, la finanza pubblica, l’ambiente, l’internazionalizzazione del sistema industriale le materie sulle quali la Regione Piemonte intende avviare con il Governo la definizione dei maggiori spazi di autonomia consentiti dall’articolo 116 della Costituzione ed utili per lo sviluppo sociale ed economico del territorio.

Il confronto partirà domani, giovedì 11 gennaio, quando il presidente e il vicepresidente della Regione, Sergio Chiamparino e Aldo Reschigna, incontreranno il viceministro agli Affari regionali insieme con la Regione Liguria, con l’obiettivo di essere, all’avvio delle nuova legislatura nazionale, allo stesso tavolo con l’Emilia Romagna e la Lombardia, che su questi temi sono partite da poco tempo.

Come ha precisato il presidente illustrando una delibera approvata poco prima dalla Giunta regionale, si punta ad un regionalismo virtuoso che non intende ottenere più potere e più soldi, bensì dare maggiore efficacia alle politiche della Regione, anche nella convinzione che se Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Lombardia si muoveranno insieme potrebbe finalmente prendere forma l’idea della Macroregione funzionale del nord-ovest. Riprendendo alcune considerazioni svolte durante la conferenza stampa di fine anno, il presidente ha sostenuto che si è assunta questa iniziativa quando si è avuta la certezza di avere i conti a posto, in modo da essere sufficientemente forti da poter sostenere un eventuale maggiore carico finanziario.

Il vicepresidente ha poi chiarito che l’autonomia va giocata non sulla quantità ma sulla qualità delle funzioni chieste, nella convinzione che limitarsi a poche materie rende evidente come la richiesta di autonomia non sia in termini di rivendicazione ma di volontà di sostenere la crescita del Piemonte. Ed ha inoltre ricordato che si tratta di un percorso che parte da lontano, in quanto già nel luglio 2008 il Consiglio regionale approvò una deliberazione che domandava autonomia differenziata su diverse materie, la maggior parte uguale a quelle proposte individuate adesso.

c.s.

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