CUNEO - "Il ruolo dell’Europa nel mondo, il ruolo dell’Italia in Europa…e nel mondo"

Le riflessioni del consigliere regionale cuneese Claudio Sacchetto: "Molti analisti sostengono che ormai l’Europa sia la patria di regole così stringenti e astruse che ne limitano la competitività"

29/01/2025 14:36

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Egregio Direttore,
mai come in questi ultimi anni si ha l’impressione della perdita di terreno nei confronti degli altri attori dello scacchiere mondiale da parte dell’Europa. Non solo con quelli storicamente protagonisti come Usa, Russia e Cina, ma anche con quelli di più recente incisività sull’economia e la geopolitica mondiali, ad esempio l’India.
 
Questa inesorabile retrocessione nelle posizioni politico-economiche fonda le sue radici, a mio modesto parere, in una miscela di situazioni più o meno volute e di scelte, ahimè sempre volute da parte dell’Unione Europea, ed in particolare di quelle famiglie politiche che da tempo ne influenzano le decisioni e che si collocano alla sinistra politica.
 
È di questi giorni la notizia, da non sottovalutare, del lancio del progetto cinese Deepseek di intelligenza artificiale che si pone l’obiettivo di fare concorrenza agli Stati Uniti in un campo che indubbiamente sarà decisivo nel prossimo futuro e chi avrà maturato un vantaggio probabilmente lo conserverà, naturalmente sull’intelligenza artificiale l’Unione Europea non è pervenuta al momento.
 
Anzi, molti analisti sostengono che ormai l’Europa sia la patria di regole così stringenti ed a volte astruse che ne limitano ulteriormente la competitività anche e soprattutto dal punto di vista economico e strategico.
 
Pensiamo agli accordi commerciali col Mercosur (che comprende alcuni Paesi sudamericani) che grazie all’Italia sono al momento sospesi in quanto allo stato attuale ci sarebbe un inaccettabile danno ai Paesi europei dalla liberalizzazione completa degli scambi provocando problemi notevoli soprattutto ad alcuni settori dell’economia europea.
 
Senza dimenticare il continuo richiamo del Governo italiano all’Ue per estrapolare dai patti di stabilità le spese per la difesa per poter implementare la capacità europea di difendersi e dunque il proprio peso internazionale.
 
Ma anche sulla cooperazione internazionale, il successo dell’operazione Sala ci dice che la diplomazia italiana gode di un prestigio internazionale di cui l’Europa se è lungimirante deve servirsi, ed il Piano Mattei, che l’Italia persegue e porterà senz’altro a risultati nel medio periodo anche per il nostro Mezzogiorno, ne è un esempio concreto. Un’Europa che negli ultimi anni è stata sostanzialmente sbattuta fuori dal Continente africano da cinesi, americani, russi e turchi deve sfruttare la capacità diplomatica italiana e la sua immagine in quei luoghi e l’Italia dovrà goderne i benefici.
 
Oppure la lunga stagione del falso ambientalismo culminato col Green Deal che, al netto delle agghiaccianti notizie apparse nelle ultime settimane su Timmermans, ha finora creato danni incalcolabili all’Europa ed al suo benessere, anche su questo tema il Governo italiano ha fin da subito formulato la sua proposta di strategia politica: difesa dell’ambiente senza danneggiare l’economia e senza sacrificare la competitività, obiettivo assolutamente raggiungibile. Quindi oggi più che mai è utile all’Europa un orientamento politico-economico su cui l’Italia sta dando impulso notevole in alternativa alle forze verdi e socialiste non sui fondamenti dell’Europa, in cui l’Italia conserva e rafforza con questo Governo la sua presenza di Paese fondatore, ma sui suoi obiettivi che devono essere di benessere e di competitività, di forza d’urto nella difesa militare e di capacità di cogliere le sfide economiche che ne facciano ancora un gigante economico e magari finalmente anche politico.
 
Claudio Sacchetto
Consigliere Regionale Fratelli d’Italia
 

c.s.

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