La Camera ha respinto con votazione a scrutinio segreto le dimissioni del deputato cuneese di Fratelli d’Italia Guido Crosetto. “Mi avrebbe infastidito se, quando avessi parlato di tagli alla Difesa, qualcuno si fosse chiesto a che titolo lo facevo - ha detto Crosetto, che ricopre anche il ruolo di presidente della Federazione aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza -. Le mie dimissioni le ho decise, dunque, più per rispetto alla Camera e a ognuno di voi che a me stesso”. Una questione di opportunità dunque. Il suo ruolo non è però incompatibile per legge e non è stato giudicato tale nemmeno dai colleghi della Camera dei Deputati, che ne hanno respinto le dimissioni: i voti contrari sono stati 285, 187 i favorevoli.
A sorprendere l'agone politico (e anche lo stesso Crosetto) sono state le parole al miele dell'ex sindaco di Torino, Piero Fassino: “Un uomo con il senso delle istituzioni, che ha contribuito alla ricchezza del dibattito politico del paese. Il Parlamento farebbe un errore grave a privarsi delle sue competenze”. Il 'Gigante di Marene' ha commentato le frasi dell'avversario di sempre al Fatto Quotidiano: "Fassino, devo dire, mi ha quasi commosso, perché è da una vita che siamo su barricate avverse, e in più è un riconoscimento che vale doppio, essendo mio corregionale”.