Ieri pomeriggio alla scuola "Einaudi" di Cuneo, nell'ambito della presentazione del progetto "Il mio diario" (l'agenda pensata da Polizia e Ministero dell'Istruzione e destinata a 50 mila alunni di quarta elementare di tutta Italia) il deputato Flavio Gastaldi ha avuto un colloquio con il Capo della Polizia Franco Gabrielli riguardo la circolare sulla sicurezza che sta creando problemi burocratici ed economici a comuni, enti e associazioni nell'organizzazione feste e sagre, vere anime dei nostri piccoli paesi.
"Gabrielli si è mostrato molto attento e disponibile a un confronto con i rappresentanti del territorio, nonché con i vertici regionali delle Pro Loco" spiega Gastaldi. "Da troppo tempo c'è incertezza sull'argomento e i comuni si affidano a professionisti che interpretano, ognuno a modo suo, le circolari emanate l'estate scorsa dopo i fatti di p.zza San Carlo a Torino. Purtroppo non è ben chiara la distinzione tra eventi e pubblici spettacoli, così ci ritroviamo, ad esempio, ad assistere all'isolamento completo di una piazza con il presidio dei varchi d'accesso da parte dei volontari e la spesa per gli addetti antincendio per un semplice passaggio di mezz'ora di carretti trainati a mano per Carnevale".
"Da ex responsabile Pro Loco e da amministratore comunale" conclude Gastaldi, "ho manifestato le mie preoccupazioni e sono soddisfatto che mi è subito pervenuto l'appoggio della collega deputata Monica Ciaburro e del senatore Giorgio Bergesio per continuare su questa strada. Sarà mia premura estendere l'invito a tutti i colleghi della provincia non appena mi verrà comunicata la data di convocazione dalla Polizia di Stato. Su temi molto sentiti da amministratori e territorio come questo, fare squadra è di fondamentale importanza".
Sul tema sono intervenuti anche l'eurodeputato Alberto Cirio e il senatore Marco Perosino, che hanno a loro volta chiesto un incontro al capo della Polizia Franco Gabrielli, che ha già confermato la propria disponibilità (incontro al quale parteciperanno anche Gastaldi ed Enrico Costa: "La sicurezza viene prima di tutto, sempre, - spiegano Cirio e Perosino - ma l’attuazione della circolare Gabrielli sta mettendo a rischio di esistenza tante piccole manifestazioni su tutto il territorio nazionale, per cui, pur difendendo le finalità del provvedimento e riconoscendone tutto il valore, crediamo vada trovata una soluzione. La sicurezza è un valore imprescindibile e su questo non si fanno sconti. Il problema è che questa circolare non fa distinzioni tra grandi e piccoli eventi, tra organizzazioni professionali e volontarie. L’assurdo è che le stesse regole valgono per il Giro d’Italia come per una piccola sagra di un paese di montagna. Una situazione che sta mettendo a dura prova l’esistenza di migliaia di piccole manifestazioni su tutto il territorio nazionale. Molti sindaci e presidenti di pro loco ci hanno comunicato la decisione di cancellare eventi che si svolgono da moltissimi anni e sono una vera e propria tradizione, per l’impossibilità oggettiva di adeguarsi a queste prescrizioni. Molto spesso la circolare impone adempimenti più formali che sostanziali, il cui costo supera a volte quello dell’intera manifestazione. Per cui, nell’assoluto rispetto delle prerogative del Capo della Polizia, pensiamo che si possa individuare un sistema di attuazione della Circolare per gradi, che rapporti gli adempimenti alla dimensione della manifestazione e alle sua finalità. Siamo certi che esista una compatibilità tra la garanzia di sicurezza, prioritaria per tutti, e allo stesso tempo prescrizioni modulabili e realmente attuabili".