Riceviamo e pubblichiamo.
Siamo ben consapevoli di quanto i teorici del pensiero unico siano disturbati dalla tenace r-esistenza di un’opposizione, di un’idea critica, un pensiero differente che non si adegui a prescindere e comprendiamo quindi l’opportunità di raccontare una disfatta del Centrosinistra. Una disfatta che però non c’è stata: governiamo paesi e città della Granda e rappresentiamo 1/3 del consiglio provinciale. Il risultato delle elezioni d’altronde non sorprende affatto, anche perché i numeri si possono presumere in anticipo e con una certa attendibilità in una elezione di secondo livello.
Le tre forze in campo hanno ottenuto un pareggio e il risultato della lista “La Nostra Provincia” conferma la bontà del progetto di coinvolgimento di forze civiche, sociali, culturali ed economiche oltre ai partiti tradizionali nel governo delle comunità locali, oltre ai partiti tradizionali. La Nostra Provincia ha ottenuto una copertura diffusa su tutto il territorio provinciale, come dimostra la provenienza degli eletti: Cuneo e Alba, la pianura e le valli, città e aree rurali. Al buon risultato nelle “sette sorelle” abbiamo saputo accompagnare infatti un nuovo impulso nei centri più piccoli, dove la destra è al momento maggiormente radicata.
I nostri eletti al consiglio provinciale portano esperienze amministrative e competenze professionali di assoluto rilievo, che mettiamo al servizio della comunità diffusa provinciale. Se il presidente e la sua lista sono interessati a valorizzare davvero il civismo offriremo loro un punto di vista differente, anche critico, ma senz’altro propositivo. Se invece l’obiettivo fosse rafforzare la componente moderata del centrodestra per rassicurare gli elettori da certi eccessi sovranisti e populisti, la nostra partecipazione sarà tutt’altro che scontata.
La Granda merita una squadra di amministratori seri e concreti, capaci di affrontare le sfide che un ente come la Provincia deve gestire quotidianamente, pur lontano dai riflettori.