CUNEO - La “pitonessa” non incanta: banchi vuoti e sondaggi a picco, il lunedì nero di Santanchè

Il 71% degli intervistati da Youtrend vuole le dimissioni dal governo: pollice verso anche tra gli elettori di FdI. Nemmeno a Cuneo il partito si espone per lei

Redazione 10/02/2025 18:55

Il verdetto dell’aula sulla permanenza di Daniela Santanchè tra i banchi del governo deve ancora arrivare. Quello popolare c’è già ed è quasi unanime: secondo un sondaggio realizzato da Youtrend per Sky Tg24, il 71% della popolazione italiana è favorevole alle dimissioni del ministro del Turismo, rinviata a giudizio a gennaio con l’accusa di falso in bilancio nell’inchiesta Visibilia.
 
Contrario solo il 17% degli intervistati, mentre il 12% non si è espresso. Sono soprattutto gli elettori dei partiti di opposizione a chiedere un passo indietro di Santanchè, ma la richiesta è trasversale. Il pollice verso accomuna il 58% degli elettori di Fratelli d’Italia, il 64% di quelli della Lega, il 63% di quelli di Forza Italia/Noi Moderati, l’89% di chi vota Pd, il 78% degli elettori del Movimento 5 Stelle e il 95% degli elettori di Avs. Si tratta, spiegano i sondaggisti, di una rilevazione svolta con metodologia Caei tra il 6 e il 7 febbraio, su un campione di 804 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne.
 
La discussione generale sulla mozione di sfiducia si è conclusa nel pomeriggio a Montecitorio, in un’aula semideserta. Il ministro, seduta nei banchi del governo, ha lasciato l’emiciclo appena conclusi gli interventi, mentre dagli scranni del Movimento 5 Stelle si alzava a più riprese il grido “vergogna”. Nessuna replica da parte sua, ma potrà avvalersi della possibilità anche nella successiva seduta.
 
Accanto a Santanché erano seduti i ministri Nello Musumeci e Luca Ciriani e la sottosegretaria Vannia Gava. In aula anche la segretaria del Pd, Elly Schlein e il leader M5S Giuseppe Conte. Una decina i deputati di FdI presenti. Per gli altri gruppi di maggioranza non c’era nessuno, circostanza questa sottolineata dagli interventi dei parlamentari delle opposizioni che sostengono la mozione di sfiducia. Sulla carta la votazione della mozione è in programma per martedì, ma come ultimo punto all’ordine del giorno. Difficile dunque, visti gli argomenti in coda, che entro la settimana si arrivi ad un responso. Anzi c’è chi nella maggioranza pronostica che il voto possa slittare addirittura ai primi di marzo.
 
Tra i pochi ad esporsi in favore della “pitonessa” cuneese c’è Matteo Salvini: “Uno è innocente fino a quando non è condannato in tre gradi di giudizio. Non vedo perché uno si debba dimettere per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio” ha dichiarato il leader della Lega da Milano. “Sto lavorando tranquillamente, rispondo a tutto. Lavoro e porto avanti le attività del ministero” il commento che arriva dalla diretta interessata: l’udienza sul caso Visibilia è in programma per la fine di marzo.
 
In merito al crac Visibilia, Santanchè è rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali con altri 16 imputati tra cui il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero. C’è però anche un’altra indagine avviata a Milano, per truffa all’Inps: l’accusa è di aver indebitamente percepito 126.468 euro per oltre 20mila ore di cassa integrazione Covid, erogate a 13 dipendenti di due società a lei riconducibili.
 
La mozione di sfiducia nei confronti del ministro del Turismo dovrebbe essere respinta, ma il vuoto tra gli scranni parlamentari e il silenzio di questi giorni sono segnali di isolamento pesanti. Tutto un altro clima rispetto a quello dell’aprile scorso, quando una precedente mozione era stata respinta con 213 no e 121 sì: per lei avevano votato anche gli esponenti di Italia Viva, mentre Enrico Costa, ancora in Azione, si era defilato. Prima ancora, nel 2023, c’era stato un altro niet in Senato: la questione riguardava la sua conoscenza dell’avviso di garanzia per le indagini su Visibilia e Ki Group, portate alla luce da Report.
 
Oggi neanche nella “sua” Cuneo, dove il fratello Massimo è capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune, si trova chi è disposto ad esporsi per lei. L’ultima visita ufficiale, in pompa magna, risale al maggio del 2023, per un convegno sul turismo outdoor voluto dall’allora capogruppo regionale Paolo Bongioanni (prima delle elezioni considerato assessore al turismo “in pectore”). Poi sono arrivati i guai.

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