La rentrèe di Sergio Mattarella è cosa fatta. Il Presidente della Repubblica ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento riunito in seduta comune integrato dai delegati regionali che hanno partecipato all’elezione. Il Presidente Mattarella, al suo arrivo a Palazzo Montecitorio, era stato accolto dal Presidente della Camera, Roberto Fico, e dal Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Nell'Aula di Montecitorio Mattarella ha quindi pronunciato la formula di giuramento e rivolto il messaggio di insediamento. "L'incertezza politica avrebbe messo a rischio il rilancio del Paese - ha spiegato -. Le attese degli italiani sarebbero state fortemente compromesse e le conseguenze avrebbero potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di grandi difficoltà. Leggo questa consapevolezza nel voto del Parlamento che ha concluso i giorni travagliati della scorsa settimana", dice Mattarella. E ha aggiunto: "E' questa stessa consapevolezza la ragione del mio sì e sarà al centro del mio impegno".
Successivamente, il Capo dello Stato, dopo l'esecuzione dell'Inno nazionale, ha passato in rassegna il reparto d'onore schierato con bandiera e banda su Piazza Montecitorio. Al termine, il Presidente Mattarella, unitamente al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è recato al Vittoriano dove ha passato in rassegna il reparto d'onore schierato con bandiera e banda e ha deposto una corona d'alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. Le Frecce Tricolori hanno sorvolato Piazza Venezia.
Il Capo dello Stato è, quindi, salito a bordo della Lancia Flaminia 335 con il Presidente del Consiglio, il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, e l’Aiutante di Campo per la Marina Militare, per recarsi a palazzo del Quirinale per la cerimonia di insediamento. Disceso dalla Scalea del Vittoriano, il Presidente della Repubblica ha ricevuto il saluto del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.