Il Popolo della Famiglia della provincia di Cuneo aderisce alla proposta del Presidente nazionale del partito Mario Adinolfi, che rivolge un appello ai leader di Lega e Fratelli d’Italia in vista del referendum: “I sondaggi raccontano di una sconfitta delle sinistre in Puglia e addirittura nelle Marche, dove governano ininterrottamente dal 1970, dall’istituzione delle regioni in Italia. Sono certo che Matteo Salvini e Giorgia Meloni capiscano che se a questo dato si sommasse la sconfitta del M5S al referendum, su una riforma che è bandiera dei pentastellati, allora Conte e Di Maio non potrebbero restare al governo un minuto di più. Viceversa, la vittoria dei sì servirebbe a mascherare i risultati elettorali della Meloni che conquisterebbe due regioni e di Salvini primo partito. Il Popolo della Famiglia, convintamente schierato sul No al referendum da tempo, rivolge un appello a Meloni e Salvini affinché votino No. Ci sono venti giorni di tempo per politicizzare il referendum. Berlusconi lo ha già capito e pare pronto a ufficializzare il No suo e di Forza Italia. Se Salvini e Meloni si schierassero contro l’inutile e dannosa riforma grillina, il tempo della liberazione dal governo grillino sarebbe arrivato. È autolesionismo chiedere le elezioni anticipate e contemporaneamente votare sì al referendum. Auspico un recupero di ragionevolezza politica, senza calcoli e timori”.
"Nelle prossime tre settimane - confermano Antonia Bassignana, Mario Campanella ed Antonio Panero, responsabili del PdF della provincia di Cuneo - incontreremo i cittadini della Granda per motivare le ragioni del nostro convinto NO ad una "riforma" del Parlamento che si dimostra ogni giorno di più improvvisata e contraria ad una vera democrazia rappresentativa".