"Viviamo un momento di precarietà che non ha precedenti all'insegna di una cultura al cui centro non c'è più il lavoratore, ma ci sono il mercato e l'impresa". Così Maurizio Landini (CGIL) intervenendo all'incontro svoltosi al Centro Incontri della Provincia di Cuneo organizzato dal Comitato Cuneese per la Sinistra Unita e moderato dal giornalista Giuseppe Grosso. Presenti esponenti delle varie liste di sinistra attualmente in campo: Sinistra Italiana, Articolo UNO-MDP, Possibile, Rifondazione Comunista, Alleanza Popolare per la Democrazia e l'Uguaglianza.
"Oggi un imprenditore può licenziare deliberatamente, anche senza giusta causa, cavandosela semplicemente pagando con un po' di denaro ed il lavoratore non può fare altro che adeguarsi." ha proseguito Landini. Ad aggravare la situazione, secondo l'ex segretario nazionale della FIOM, il fatto che questa situazione sia stata causata, non da governi di centro-destra bensì dai vari esecutivi di centro-sinistra che si sono succeduti in questi ultimi anni. Landini ha inoltre espresso la propria contrarietà al Jobs Act, alla Legge Fornero ed alla "Buona Scuola".
A fine serata, sollecitato su uno dei principali argomenti della serata ovvero la costituzione di una lista unica della sinistra italiana, l'ex segretario nazionale della FIOM ha spiegato come sia più importante parlare di contenuti che di liste, che bisogna guardare non tanto da dove si proviene ma dove si vuole andare, e che bisogna esporre chiaramente ciò che si vuole fare per poter essere credibile ed ottenere così il voto dei ceti deboli che storicamente votavano a sinistra e che oggi votano altri come Salvini e Grillo.