“Mi sono coperto il viso perché volevo solidarizzare con tutti i movimenti e i cittadini che sono stati bannati arbitrariamente da Facebook”: comincia così l’intervento ‘fuori programma’ di Beppe Lauria in merito alla questione delle cancellazioni di massa decise dal social network di Mark Zuckerberg ai danni di CasaPound Italia e di molti militanti e simpatizzanti, tra cui il responsabile cuneese Fabio Corbeddu.
All’apertura del Consiglio comunale di questa sera, lunedì 23 settembre, Lauria si è presentato con un bavaglio sul volto, mettendo in atto una protesta che ricorda visivamente quella di Marco Pannella durante una storica tribuna elettorale: “Un’intera comunità è stata azzerata - continua il consigliere - ma sono stati azzerati anche riflessioni e ricordi di persone che avevano come unica colpa quella di aver condiviso un’ideale politico”.
Lo storico esponente della destra cittadina ha colto l’occasione per tirare una stoccata anche ai colleghi del Consiglio comunale: “Capisco che quando qualcosa del genere succede a qualcuno e non ad altri, a questi altri interessi poco”. Lauria ha quindi concluso il suo intervento ricordando come nella stessa assise “il destrorso più destrorso, il ‘fascista’ più ‘fascista’ almeno secondo i vostri pensieri, non ha mai avuto il minimo dubbio nel rappresentare la propria vicinanza a chiunque sia stato censurato per le sue idee”.