Un mucchio di risorse. Sono quelle che arriveranno ai Comuni che sceglieranno di unirsi, procedendo così alla 'fusione'; strada intrapresa, in provincia di Cuneo, da Busca e Valmala e da Saluzzo e Castellar. Molti soldi, ma che rischiano di rimanere sulla carta, almeno secondo il consigliere regionale di Forza Italia, Franco Graglia, che nello spazio dedicato ai question time in Consiglio regionale ha interrogato il vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna: “Gli amministratori di fronte alle difficoltà finanziarie oggettive per i propri comuni scelgono sempre più spesso la strada della fusione, ma tra i sindaci c’è preoccupazione nel vedersi garantiti i finanziamenti - ha detto l'esponente azzurro-. In provincia di Cuneo potrebbero esserci più di 100 fusioni tra Comuni. Come la Giunta pensa di garantire le risorse promesse?"
La risposta di Aldo Reschigna, non si è fatta attendere : ”Nel 2016 abbiamo liquidato 417 mila 150 euro di incentivi per le fusioni, 168 mila 500 nel 2017 e 626 mila 819 euro è la previsione per il 2018. Questa previsione è destinata a incrementare nei prossimi anni perché in Piemonte in questo momento ci sono almeno 14 progetti di fusione in fase di elaborazione". Secondo l'esponente del PD "la Regione Piemonte non ha problematiche particolari nel garantire, anche per gli anni futuri, gli incentivi previsti dalla legge per quei comuni che optano per la fusione. Non ci sono elementi di preoccupazione”.