C'è fibrillazione nel Carroccio cuneese in vista delle prossime elezioni politiche. Il mandato da segretario provinciale di Giorgio Bergesio è in scadenza nel prossimo dicembre e l'eclettico uomo politico sembrerebbe pronto a cedere il passo. Da indiscrezioni interne parrebbe che l'ex sindaco di Cervere sia stufo di ricoprire il ruolo: l'impegno profuso in questi anni non ha portato grandi soddisfazioni personali e l'idea di mollare la carica di segretario provinciale sarebbe passata più di una volta nella testa di Bergesio.
Nonostante la poca voglia di continuare a star seduto sulla poltrona 'scomoda' di segretario provinciale, Bergesio non disdegnerebbe affatto una candidatura alle politiche. Per farlo è probabile che cercherà di procrastinare il più a lungo possibile il Congresso per l'elezione del nuovo presidente, che con ogni probabilità sarà Flavio Gastaldi, uomo di fiducia del segretario regionale Molinari in provincia di Cuneo, che una volta segretario potrebbe mettersi di traverso alla candidatura dell'ex presidente del Consiglio provinciale alle prossime elezioni.
Nella Lega Nord di Cuneo, così come in altre parti di quella che fu la 'Padanìa', la contrapposizione è tra coloro che rimpiangono il Carroccio delle origini e che si sono sempre schierati con i vecchi 'colonnelli leghisti' (Gancia) e quelli più vicini alla linea sovranista impostata da Salvini (Molinari- Gastaldi). Bergesio, politicamente vicino alla consigliera regionale Gianna Gancia è certamente tra i primi, nonostante un passato in Forza Italia.
Nella Lega si registra dunque una frattura tra i militanti più giovani, che vorrebbero il congresso entro dicembre e non vedono di buon occhio la candidatura di Bergesio alle Politiche, e i sostenitori dell'attuale segretario provinciale, di cui abbiamo già detto, che può contare anche sull'appoggio della Gancia e di altri maggiorenti del partito.
Un punto d'incontro tra le due anime del Carroccio potrebbe essere il congresso a dicembre, con l'elezione di Gastaldi, e Bergesio candidato alle elezioni politiche. Riusciranno le due fazioni a trovare un accordo? Non ci resta che aspettare.