CUNEO - ''Manifestare contro l'ordinanza antibivacco non serve a risolvere il problema del vagabondaggio''

Carla Chiapello (Moderati), commenta in una nota la manifestazione dei Radicali: ''Piuttosto mi sarei aspettata che scendessero in piazza a chiedere un posto letto per gli stagionali''

Redazione 10/09/2020 16:45

 
“Manifestare contro l’ordinanza antibivacco del sindaco Borgna non serve a risolvere il problema del vagabondaggio. Al contrario dare il permesso ai più disagiati di continuare a dormire in strada è un po’ una scorciatoia per non affrontare di petto la situazione”.
 
Così Carla Chiapello, responsabile provinciale Moderati Cuneo, commenta in una nota stampa il flash mob organizzato per venerdì dai Radicali a sostegno dei senza dimora, che ogni notte si accampano soprattutto nel sottopasso adiacente la stazione cuneese. “Mi sarei piuttosto aspettata che scendessero in piazza per chiedere che agli stagionali oltre al lavoro fosse anche garantito un posto letto”.
 
"La polemica ormai imperversa da giorni, anche perché al Movicentro in due mesi si sono contati già dodici servizi per far fronte a un’emergenza che non riguarda soltanto gli stagionali, ma un vero e proprio popolo di disagiati che spesso in passato ha rifiutato l’offerta di un ricovero", continua l'esponente del movimento di Giacomo Portas. “Il Comune di Cuneo dal canto suo è sempre stato molto accogliente e sensibile al problema degli indigenti. Ma ora c’è anche un serio rischio sanitario legato al Covid – spiega l'ex assessore provinciale, per due mandati consigliere comunale a Cuneo –. L’ordinanza si è pertanto resa necessaria a scopo preventivo per evitare eventuali contagi e per motivi di ordine pubblico ovvero per scongiurare qualsiasi forma di violenza che possa essere determinata dal fenomeno”.
 
A chi accusa gli amministratori di dare troppa importanza a una questione apparentemente secondaria in confronto a violazioni ben più gravi che a volte restano impunite Chiapello risponde: “E’ vero che questo non è il peggiore dei mali. Ma se si vuole costruire una società migliore, più sana, che garantisca il benessere delle persone allora occorre intervenire anche sulle situazioni più specifiche. La scelta del Comune non credo che voglia essere repressiva, ma volta a garantire a tutti i cittadini la possibilità di usufruire degli spazi pubblici che pertanto non possono essere arbitrariamente occupati da nessuno. La libertà di ciascuno finisce laddove lede o limita la libertà degli altri”.
 
Curioso che la prima voce a sollevarsi  in difesa del Sindaco Borgna sul tema arrivi al di fuori della maggioranza che lo sostiene in Consiglio comunale. I Moderati facevano parte della coalizione del primo cittadino fino allo scorso gennaio, quando il loro unico rappresentante nel parlamentino di via Roma, Alberto Coggiola (a giugno passato a Fratelli d'Italia n.d.r.), si è spostato tra i banchi del gruppo misto. 

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