"Ho scelto di stare lontano dai riflettori per via dello sviluppo dell’inchiesta sui rimborsi riservati ai gruppi consiliari regionali della legislatura 2005-2010. In tanti anni di attività politica non sono mai stato sfiorato dal minimo dubbio circa la regolarità del mio operato nella gestione di fondi pubblici: anche in questo caso sono strasicuro della mia correttezza e della mia onestà. La funzione di Sindaco di una città importante come Alba richiede dedizione esclusiva e mente libera ed impermeabile di fronte ad ogni possibile attacco strumentale". L'ex deputato di Scelta Civica Mariano Rabino è riapparso sulla scena politica con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. Nello scritto del politico albese le motivazioni per cui ha deciso di non portare avanti la sua candidatura a primo cittadino della città del tartufo. "La mia disponibilità a candidarmi a Sindaco, manifestata a fine luglio e all’inizio di settembre 2018, qui e sui giornali locali, è rimasta tale, ma sospesa e con riserva, per tutti questi mesi e lo rimane, purtroppo, tutt’ora. Le previsioni iniziali parlavano di una risoluzione della vicenda giudiziaria entro il Natale del 2018, purtroppo i tempi della giustizia italiana sono quelli che sono e dunque, stavolta, la vittima di queste lungaggini sono io. Avrei voluto, da tempo, tanto tempo, lanciare ufficialmente la campagna per Alba Capitale, un Movimento Civico trasversale che riportasse in città l’orgoglio di essere albesi e si impegnasse per consolidare e migliorare, ancora ed ancora, il benessere dei cittadini e degli abitanti di questo magnifico territorio che sono le Langhe ed il Roero, di cui Alba deve tornare ad essere, al più presto, capitale riconosciuta e guida autorevole. Ogni giorno spero di ricevere dal mio avvocato la notizia che si sta per scrivere la parola fine. Il tempo stringe (tra poco più di un mese occorre depositare le liste e le relative sottoscrizioni) ed, ormai, ne sono consapevole, partirei comunque in ritardo e svantaggiato rispetto agli altri competitor ma, se le cose dovessero chiarirsi a breve, potrei ancora riconsiderare l’opportunità di presentarmi. Se, alla fine, ahimè, non dovessi candidarmi, il mio sostegno andrà a quei candidati o a quel candidato che raccoglieranno più e meglio il senso della sfida che abbiamo lanciato".