Il Movimento Cinque Stelle piemontese batte il Partito Democratico per quattro reti a una. La metafora calcistica rende bene le misure di quello che è il risultato della partita dei sottosegretari e dei viceministri nel governo Conte II. Per i grillini che possono godere del tramonto sul Monviso si tratta di un bottino pieno: due ministri, un viceministro e un sottosegretario contro un solo sottosegretario per i dem.
L'unico esponente piemontese del PD è il parlamentare torinese Andrea Giorgis, inserito nella casella della Giustizia. Laura Castelli è stata riconfermata viceministro dell'Economia, mentre la biellese Lucia Azzolina va all'Istruzione. Già note nei giorni scorsi le nomine di Paola Pisano e Fabiana Dadone, rispettivamente ai vertici dei ministeri dell'Innovazione e della Pubblica Amministrazione.
Se è vero che la rappresentanza parlamentare dei Cinque Stelle è molto più cospicua rispetto a quella dei Democratici, lo sbilanciamento 'forza quattro' pare eccessivo, soprattutto se si considera che, Torino esclusa, i seguaci di Beppe Grillo non hanno mai avuto percentuali bulgare entro i confini piemontesi.
Tra coloro che i beninformati davano, almeno fino a stamane, in pole position per un posto al ministero del Lavoro, c'era la deputata di Borgo San Dalmazzo, Chiara Gribaudo. La sua esperienza nella commissione parlamentare e il pregresso incarico come responsabile della tematica nella segreteria PD guidata da Maurizio Martina avevano persuaso alcuni addetti ai lavori che la corsa fosse in discesa, ma così non è stato. L'unica cuneese dell'esecutivo giallorosso resta la pentastellata Fabiana Dadone.