Riceviamo e pubblichiamo.
Quello che sta avendo luogo nei corridoi del palazzo comunale di Cuneo è uno spettacolo misero e grottesco, figlio di una politica di vecchio regime che ha come suo massimo interesse la spartizione di poltrone e potere. I vincitori di questa tornata elettorale, guidati dalla neo eletta Sindaco Patrizia Manassero, ad ormai più di due settimane trascorse dal verdetto delle urne ancora non trovano una quadra nella composizione della Giunta, stagnando così in una impasse amministrativa a discapito della città e dei suoi abitanti. Così, in un periodo delicato e fragile, anziché sulle necessità impellenti, il PD ed i suoi alleati centristi si ritrovano a perdersi nei bizantinismi di un politichese ancien régime, ormai palesemente distante dal popolo e dalla realtà.
Risulta pertanto impossibile non domandarsi il perché di un tale ritardo. Possibile che non vi fossero accordi ragionati prima e nel corso della tornata elettorale cui fare fede? E’ credibile che si sia arrivati al termine di una disputa elettorale nella quale la vittoria era preventivata senza una linea sulla gestione futura? Oppure, semplicemente, stanno avendo la parte dell’attore principale egoismi e pretese di comodo e potere?
Se così fosse, viene lecito domandarsi quale sarà il futuro di Cuneo, capoluogo di provincia. Guidata da soggetti che si mostrano più interessati al proprio tornaconto che al bene comune, capaci di un teatrino tragicomico per l’ottenimento di questa o quella poltrona prima ancora di cominciare a lavorare. Un inizio, crediamo, certamente di basso livello; quasi offensivo nei confronti degli elettori.
Oggi, il territorio così come l’Italia meritano di più. Abbisognano di una politica nuova, che sappia dialogare e discutere di una visione nuova del sistema Paese e lavori assieme con la società civile per la realizzazione della stessa, giorno per giorno. Troppo spesso invece, siamo costretti ad assistere a spettacoli indegni nei quali la politica non è amministrazione dello stato e direzione della vita pubblica, ma un rito di passi tra i corridoi dei palazzi totalmente disinteressato a quanto accade al di fuori di essi.
Qualcosa contro la quale ci schieriamo fermamente. La politica cuneese abbia il coraggio di esporre gli accordi interni alla coalizione vincente e dimostri di volere il bene di Cuneo sopra ogni altro interesse. In caso contrario sia il Sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, che il coordinatore provinciale del PD, Mauro Calderoni, accettino in silenzioso assenso il ruolo che si stanno scrivendo di contabili di poltrone e potere, non certo di buoni amministratori.
Italexit Con Paragone - Cuneo