“Mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione una questione che, a nostro parere, sembra stiate affrontando come se doveste rispondere nell’immediato alle vostre esigenze di gruppi e partiti e non a quelle di cittadine e cittadini piemontesi”. Inizia così la lettera che Giancarlo Boselli, capogruppo del gruppo consiliare “Indipendenti” di Cuneo, ha inviato al presidente del Consiglio regionale e a tutti i consiglieri regionali piemontesi. Il tema è quello della riforma della legge elettorale del Piemonte, con particolare riferimento all’innalzamento della soglia di sbarramento.
La proposta di legge introdurrebbe una soglia del 10% per le coalizioni, l’esclusione al di sotto del 4% delle forze politiche inserite in coalizione e il raggiungimento del 5% per le liste che corrono da sole. Un provvedimento, scrive Boselli, fatto “per sbarazzarsi dei gruppi più piccoli”: “Significa impedire o rendere molto difficile alle nuove formazioni nascenti l’accesso al Consiglio regionale”. Ingresso in Consiglio regionale a cui l’ex vicesindaco punta con i suoi “Indipendenti” - non è un mistero - per la tornata elettorale del 2024.
Considerando l’odierna composizione del Consiglio regionale, con la nuova norma resterebbero fuori formazioni e conseguenti gruppi come quella del Monviso, i Moderati, oltre a LuV. “Sarebbe una scelta molto grave, quindi vi chiediamo di evitare incomprensibili forzature, tanto più a un anno dalle elezioni”, conclude Boselli nella sua lettera.