Riceviamo e pubblichiamo dalla segreteria provinciale del Partito Democratico.
Giovedì 16 novembre, l’ex premier Paolo Gentiloni ha presentato a Scrittoriincittà il libro “La sfida impopulista” e con l’occasione ha chiesto di incontrare la segreteria provinciale del Partito Democratico guidata da Flavio Manavella, la segreteria cittadina ed un gruppo di amministratori locali di Cuneo tra cui il Sindaco e Presidente della Provincia Federico Borgna. All’incontro erano presenti anche l’On. Chiara Gribaudo, l’ex Sindaco di Cuneo, Elio Rostagno, e in chiusura si è unito al gruppo il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.
“Ho voluto ringraziare Paolo Gentiloni per la disponibilità nei confronti del territorio – ha dichiarato Flavio Manavella – mostrando un’attenzione non comune ai temi, molto concreti e complessi, con cui gli amministratori locali e, prima ancora, gli stessi cittadini si confrontano tutti i giorni, la precarietà del lavoro, la carenza di infrastrutture, la sicurezza”.
Paolo Gentiloni si è soffermato oltre un’ora a parlare di come sia necessario cogliere il disagio e la rabbia degli italiani di fronte alla crescita economica degli ultimi anni che, per la prima volta nella storia, non ha ridotto le diseguaglianze ma le ha aumentate. La sensazione forte di ingiustizia ha fatto si che in molti si siano affidati alla protesta o rinunciando ad esercitare i propri diritti elettorali oppure esprimendo il proprio voto per forze antisistema.
Dal confronto è emersa una certa preoccupazione non solo per la capacità dell’Italia di reggere la pressione del debito pubblico di fronte a scelte che la rendono molto vulnerabile ma è emersa una preoccupazione molto forte per la salute delle democrazie liberali in Europa nel momento in cui , anche in questo caso per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, ci sono paesi come l’Ungheria in cui le maggioranze politiche che li guidano teorizzano la fine di alcune libertà fondamentali tipiche della nostra cultura democratica come la libertà di stampa, il rispetto delle minoranze e il pluralismo.
Ci sono comunque elementi di ottimismo per una evoluzione positiva, partendo dalla comprensione del disagio della popolazione è il momento di ripartire – ha chiuso Gentiloni - ponendo al centro del dibattito politico il tema di una crescita economica inclusiva, capace di generare un lavoro di qualità e dedicando la giusta attenzione ai temi ambientali.