Passa anche per la Granda l’inatteso “ribaltone” che ha consegnato la segreteria del Partito Democratico a Elly Schlein. Nella provincia dove la deputata aveva vinto con il 52% il primo turno delle primarie, riservato agli iscritti del partito, il ballottaggio con il governatore emiliano Stefano Bonaccini premia la sua candidatura con uno schiacciante 67,61% contro il 32,29% dello sconfitto.
Hanno votato 5.736 persone, rispetto alle 601 di due settimane fa. A Schlein sono andati 3.862 voti, con punte dell’83,82% nel seggio di Alba-Mussotto, 75,52% ad Alba 1, 72,54% a Cuneo, 71,63% a Fossano, per citare solo i principali. Bonaccini perde in tutti i quindici seggi, toccando il 40,25% a Mondovì e il 43,74% a Bra dove aveva ottenuto i migliori risultati tra i militanti.
Intorno alle 23,30 la vittoria di Schlein si è consolidata quando erano state scrutinate l’80% delle schede a livello nazionale: la ex vicepresidente dell’Emilia Romagna si attesta al 53,8% contro il 46,3% dello sfidante, che aveva invece raggiunto il 52,8% delle preferenze tra gli iscritti. Un dato clamoroso perché è la prima volta che il voto dei gazebo ribalta quello dei tesserati. Le primarie, peraltro, raccontano un partito diviso in due, il centro-nord schierato con la Schlein e il sud e le isole con Bonaccini.