Continuano gli attacchi alla senatrice-vicesindaco di Cuneo, Patrizia Manassero. In ragione del doppio ruolo ricoperto dall'esponente Pd di Madonna dell'Olmo si sprecano le bordate da alcune pagine social, spesso facenti capo a movimenti politici o d'opinione cuneesi. Del duplice incarico ricoperto a tutt'oggi dalla Manassero sanno tutto anche i muri di via Roma, tanto la questione è stata sviscerata nel post-elezioni comunali, quando il sindaco Federico Borgna ha annunciato la formazione della Giunta che lo avrebbe accompagnato nel quinquennio successivo.
Degli assessori nominati si è discusso a lungo, da quel Mauro Mantelli che non si è sottoposto al giudizio degli elettori, passando per la 'deposizione' di Luca Serale dalla poltrona di vicesindaco (nonostante fosse il consigliere più votato) proprio in favore della Manassero, fino all'esclusione dei Moderati del consigliere Alberto Coggiola. Certo, il caso più eclatante era certamente quello della senatrice Manassero: perché affidarle il ruolo di vicesindaco se già ricopriva quello di parlamentare? Le obiezioni sollevabili al 'doppio ruolo' dell'esponente democratica sono tutte legittime e parzialmente condivisibili, ma oramai è evidente che il sindaco Borgna ha fatto la sua scelta e, a meno di improbabili terremoti politici, la Manassero rimarrà al suo posto (da vicesindaco) per i prossimi cinque anni.
La Manassero invece, non rimarrà ancora a lungo sullo scranno di Palazzo Madama, le lungaggini burocratiche che ne allungano il permanere nelle stanze dei bottoni romane (nonostante la presentazione delle dimissioni) non ne impediranno di certo la decadenza naturale. Come tutti gli italiani (dotati di un minimo di senso civico) sanno, la legislatura è in scadenza e il mandato della senatrice cuneese si concluderà a marzo. Oramai anche le opposizioni dell'altipiano più critiche nei confronti di Borgna e della sua Giunta hanno abbandonato da tempo l'argomento vedi la Cuneo per i Beni Comuni, il Movimento Cinque Stelle e la destra di Lauria, limitandosi a qualche estemporanea frecciatina all'interno dell'agone politico.
E allora perché alcune sigle continuano ad battere 'ossessivamente' sul punto? Proviamo a rispondere con una riflessione. La maggior parte degli attacchi sono arrivati e continuano a arrivare da chi la Manassero l'avrebbe voluta come sindaco, non come vice. Già, come in molti ricorderanno la senatrice era una delle papabili per dare battaglia a Borgna e l'accordo tra le liste civiche dell'attuale sindaco e PD giunse sul filo di lana, dopo una lunga ed estenuante trattativa in cui furono coinvolti anche i vertici regionali e nazionali dem e non tutti riuscirono (o vollero) salire sul carro dei vincitori annunciati. Oggi gli attacchi sistematici provengono in gran parte proprio da chi (prima) la voleva come sindaco. Come si suol dire 'Quando la volpe non arriva all'uva...'