Una 'Casa del silenzio' per celebrare i funerali laici. Si tratta dell'oggetto di un'interrogazione in Consiglio comunale di Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni).
Nella serata di ieri, 24 novembre, la consigliera della minoranza 'di sinistra' ha richiesto lumi all'assessore Serale su un argomento di cui si parla da quasi vent'anni, visto che a Cuneo manca una struttura dedicata a chi non vuole che 'l'ultimo saluto' venga celebrato in chiesa.
Sull'argomento è intervenuto anche Lauria che ha condiviso la proposta della collega, chiedendo chiarimenti sull'utilizzo di Sala San Giovanni per cerimonie funebri. Nel dibattito sono entrati anche gli ex candidati alla carica di sindaco Maria Luisa Martello e Manuele Isoardi.
L'assessore Luca Serale ha risposto con coscienza della questione “Mi occupo dei servizi funebri da quattro mesi e ho portato il problema all'attenzione della Giunta. Non deve essere necessariamente di gestione comunale, ma può essere anche gestita privatamente”. L'assessore ha poi risposto a Lauria “In alcune occasioni si è utilizzata Sala San Giovanni, ma non è previsto un regolamento in merito” e ha spiegato dove potrebbe sorgere la struttura “Durante il secondo mandato della Giunta Valmaggia era stato proposto un locale dell'ex Onpi (a Borgo San Giuseppe n.d.r.) che si era visitato come possibile edificio da adibire a 'Casa del silenzio'. Un punto per iniziare a individuare un luogo dove accogliere i defunti che non vogliono un funerale cattolico”.
La consigliera Toselli ha dichiarato di essere “parzialmente soddisfatta”: “Bisogna impedire che vada in mani private e diventi un business. Dislocare in periferia questo locale non sarebbe il massimo”. La discussione proseguirà in un'apposita commissione.