Non ce l'ha fatta a diventare segretario regionale il candidato di area renziana Mauro Maria Marino. Alle primarie piemontesi del Partito Democratico il senatore torinese non è riuscito (come era invece previsto da molti addetti ai lavori) a spuntarla sugli altri candidati e si è fermato al 41,52% dei consensi. Per vincere era necessario avere dalla propria il 50% più uno dei votanti: una soglia molto lontana per l'espressione torinese del 'Giglio magico'. Ora sarà l'assemblea a decidere, ma l'elezione di Marino non è per nulla scontata. Gli altri candidati (dato regionale) sono stati staccati: Furia al 35,97% a Canalis il 22,51%.
Curioso il dato della provincia di Cuneo, dove Marino fa peggio che in altre circoscrizioni fermandosi al 37,02% dei consensi. Anche Paolo Furia, il candidato vicino alla sinistra 'dem' non sfonda all'ombra della Bisalta e si ferma a un misero 28,99%. A sorridere è Monica Canalis, la consigliera comunale di Torino ottiene nella Granda un lusinghiero 33,09%, suo miglior risultato percentuale personale.
In Piemonte hanno votato in 13.077, dato quasi dimezzato rispetto al 2014, quando avevano votato in circa 25 mila. In provincia di Cuneo si sono invece recate ai seggi 963 persone.