CUNEO - Provinciali, lo sconfitto Dalmazzo fa gli auguri a Robaldo: “Sarà un ottimo presidente”

Dal candidato del centrodestra un saluto all’insegna del fair play, ma anche una polemica contro il sistema elettorale: “Decisive le città, ho perso prendendo più voti”

26/09/2022 18:37

Un sistema elettorale “quantomeno migliorabile” quello che ha caratterizzato il voto del presidente della Provincia che ha premiato il candidato Luca Robaldo, “nonostante - fanno notare i sostenitori del candidato di centrodestra - un numero di preferenze inferiore rispetto all’avversario Roberto Dalmazzo”.
 
Il sindaco di Lagnasco con grande fair play dichiara: “Nonostante l’epilogo la mia è stata un’esperienza bellissima, una campagna elettorale caratterizzata dalla lealtà tra i candidati, con dall’altra parte una persona di cui ho grande stima e a cui faccio i migliori auguri, con la certezza che potrà essere un ottimo presidente alla guida della nostra bella Provincia. Come già dichiarato più volte in campagna elettorale mi metto a disposizione del nuovo presidente per il bene della Granda”.
 
Dalmazzo sottolinea: “È stata una bellissima esperienza piena d’entusiasmo e molto gratificante, purtroppo l’impegno di tutta la mia squadra non è stato sufficiente per recuperare i voti ponderati delle città. Analizzando i dati rimane la soddisfazione di aver raggiunto la maggioranza delle preferenze: 986 amministratori hanno votato per il sottoscritto contro i 908 per il candidato Robaldo. Allo stesso modo sono molto felice per i dati riscontrati nei comuni sotto i 3.000 abitanti dove sono stato votato da 712 amministratori contro i 620 del sindaco di Mondovì. Stesso discorso tra i comuni da 3.000 a 5.000 abitanti con 111 voti per il sottoscritto e 99 per Robaldo, come nella fascia da 5.000 a 10.000 abitanti con 93 voti a mio favore e 73 per l’avversario”.
 
Numeri che impongono una riflessione amara: “A fare la differenza sono stati i comuni più popolati, quelli in cui partivo sfavorito. Partivo con uno svantaggio previsto di 9.500 punti e ne sono stati confermati 9.246. Così nei comuni da 10.000 a 30.000 abitanti gli amministratori che mi hanno votato sono stati 48 contro gli 82 di Robaldo, con un coefficiente di 183 punti per consigliere. Stesso discorso nelle città più grandi con un voto ponderato per consigliere di 252 punti. 22 le mie preferenze contro le 34 di Robaldo. Questo significa, purtroppo, che ha vinto la politica dei partiti contro la possibilità che il sindaco profondamente civico di un piccolo paese potesse diventare presidente della Provincia”.
 
Dalmazzo conclude: “Mi hanno chiesto più volte cosa mi abbia insegnato questa esperienza. In primis mi ha insegnato a riconoscere le persone e a capire chi veramente lavora per il territorio e chi invece lavora per interessi personali. Concludo con un ringraziamento a tutti i sindaci e consiglieri che mi hanno sostenuto, un grazie di cuore al governatore Alberto Cirio e tutte le forze di governo della Regione Piemonte nelle persone di Franco Graglia, Paolo Bongiovanni, dei tanti consiglieri regionali delle tre forze di governo. Ringrazio inoltre i senatori Giorgio Bergesio, Marco Perosino e Monica Ciaburro, l'onorevole Flavio Gastaldi, i consiglieri provinciali e i tanti amici che mi hanno supportato. Grazie di cuore ai sindaci di Polonghera e Cardé e al mio vicesindaco, per avermi accompagnato quotidianamente in questa avventura. Ho perso, ma con onore e serenità rappresentando i tanti amministratori che credevano nel sogno che il sindaco di un piccolo municipio di 1.400 abitanti potesse diventare presidente della Provincia. Il trend Nazionale è chiaro, auspico che il voto torni velocemente al popolo e non agli amministratori che dovrebbero rappresentare il popolo altrimenti la Provincia avrà sempre il colore che padroneggia nelle grandi città”.

c.s.

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