Ancora una fumata nera. È questo il risultato della seconda giornata di votazioni per l'elezione del presidente della Repubblica. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha da poco si è concluso il conteggio dei voti.
Come ieri, però sono prevalse le schede bianche (527) e quindi domani si tornerà in Aula alle 11 per la terza giornata di elezione. Trentanove le schede nulle. Tra i nomi scritti più volte quello del presidente uscente Sergio Mattarella (41 preferenze), del candidato degli ex grillini Paolo Maddalena (39 voti) e del deputato di Noi con l'Italia Renzo Tondo (18 voti).
Tra i tanti che hanno collezionato un voto anche il cuneese Guido Crosetto. Nel pomeriggio il “Gigante di Marene”, in collegamento con la trasmissione di La7 “L’aria che tira”, era stato protagonista di un divertente siparietto con il direttore de Il Giornale Augusto Minzolini, che l’aveva indicato tra i papabili per il Quirinale: ”Esce il mio nome? Sì dall'ufficio, vado a prendere Minzolini” ha scherzato.
Intanto i grandi elettori, sciolti da ordini di scuderia in quanto i loro leader stanno tuttora trattando, sono stati ancora una volta piuttosto creativi nell’indicare al ruolo di capo dello Stato i nomi più improbabili.
Così, tra le tante schede bianche, sono spuntati nomi di cantanti come Enrico Ruggeri (quattro preferenze, come il premier Mario Draghi), Claudio Baglioni e Al Bano. È probabile che molti italiani, lontani dalle dinamiche di palazzo, si stiano chiedendo senza troppa ironia se stanno assistendo all’elezione del capo dello Stato o del vincitore del Festival di Sanremo. A corroborare la tesi è arrivato un voto anche per il presentatore della kermesse canora, Amadeus.
Tra le curiosità i voti per il divulgatore Rai Alberto Angela e per lo storico Alessandro Barbero, per le voci della radio Giorgio Lauro e Claudio Sabelli Fioretti. “Consenso” anche per lo scrittore della montagna Mauro Corona e per il filosofo Giorgio Agamben.
Tra i votati anche i giornalisti Giuseppe Cruciani, Massimo Giletti e Francesco Verderami, penna del Corriere della Sera. Suffragi creativi infine per il presidente della Lazio Claudio Lotito, l’imprenditore veneto Giovanni Rana e il comico Nino Frassica.